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Porto, Pettorino consegna le chiavi: Signorini è il nuovo presidente

Il passaggio è avvenuto nella giornata di martedì 6 dicembre: ex segretario generale della Regione Liguria, è a capo della nuova autorità di sistema di Genova, Savona e Vado

Il passaggio di consegne c’è stato nel pomeriggio di martedì 6 dicembre, quando l’ammiraglio Giovanni Pettorino ha messo nelle mani di Paolo Emilio Signorini le chiavi di Palazzo San Giorgio, ufficializzando la sua nomina a nuovo presidente dell’Autorità Portuale.

Signorini ha lasciato l’incarico di segretario generale della Regione Liguria per mettersi a capo della nuova “Autorità di Sistema” di Genova, Savona e Vado, la più grande di tutta Italia: tanti i nodi da sciogliere per lui, dalla realizzazione della diga foranea a ponente alla riqualificazione delle aree portuali dal punto di vista delle infrastrutture e dell’organizzazione, passando per il contestato progetto della Torre Piloti, bocciato nel corso dell’ultima commissione portuale e secondo Signorini «fondamentale per la sicurezza del Porto».

E mentre Signorini inizia a prendere le misure del nuovo incarico, Pettorino, dopo un anno da commissari, torna dunque alle sue mansioni “originali” di comandante del Porto, ringraziato anche dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, presente alla cerimonia di consegna delle chiavi insieme con l’assessore allo Sviluppo Economico, Edoardo Rixi: «Sentiti ringraziamenti all’ammiraglio Pettorino, il suo è stato un lavoro qualificato per l’alta professionalità e anche generoso per l’impegno profuso dal punto di vista della gestione, che ha garantito funzionalità al Porto di Genova anche in un momento così difficile. Siamo lieti di essere riusciti a nominare una compiuta governance del principale porto d’Italia prima di questa fase di instabilità politica innescata dai risultati del referendum. Con lungimiranza e grande attenzione siamo riusciti a trovare tutti gli accordi necessari e condivisi per garantire al porto una guida autorevole: in caso contrario questa fase di instabilità politica avrebbe comportato per il porto un grave danno e un probabile lungo immobilismo». 

«A Paolo Emilio Signorini - ha aggiunto il governatore Toti - rivolgiamo un caloroso in bocca a lupo: sulle sue qualità umane, professionali e gestionali non abbiamo alcun dubbio, avendo lavorato fianco a fianco per oltre un anno. Siamo certi che saprà sin dall’inizio dare impulso a tutto quanto serva per rilanciare al meglio il principale scalo del Paese a partire da quegli investimenti pubblici e privati che da tanto, troppo tempo sono bloccati, e portare avanti progetti, come ad esempio, la privatizzazione dell’aeroporto».

Signorini, 52 anni e genovese, ha svolto funzioni nella direzione delle infrastrutture, dei trasporti e delle reti europee. E’ stato inoltre il dirigente generale del dipartimento per le Infrastrutture, gli Affari generali e il Personale del ministero delle Infrastrutture, e in passato ha avuto ruoli dirigenziali alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell'Economia e Finanze e agli Affari Regionali.

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