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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Obbligo di accettare pagamenti con il Pos, multe per chi sgarra

Per chi rifiuta il pagamento elettronico, a prescindere dalla cifra, prevista una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione

Da oggi, giovedì 30 giugno, scattano le nuove regole previste dall'ultimo decreto Pnrr, che prevedono sempre l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici, ma anche l'applicazione di sanzioni in caso commercianti, artigiani e professionisti non consentano ai propri clienti di pagare con carte di credito o debito tramite Pos. 

Come funziona

L'obiettivo delle nuove regole è quello di contrastare in ogni modo e a ogni livello l'evasione fiscale. Negli ultimi anni le sanzioni sono state al centro di molti provvedimenti, ma non sono mai entrate effettivamente in vigore. Questa volta per chi rifiuta il pagamento elettronico, a prescindere dalla cifra, è prevista una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione. Per fare un esempio: per uno scontrino di 100 euro a cui sia negato il pagamento con carta, la sanzione per l'esercente sarà pari a 30 euro a cui aggiungere il 4% di 100 euro, per un totale quindi di 34 euro.

Categorie

L'elenco delle categorie interessate è lungo: dagli artigiani come falegnami, fabbri e idraulici, a ristoratori e baristi, a negozianti e anche ambulanti. L'obbligo riguarda poi anche notai, avvocati, ingegneri, geometri, commercialisti, medici, consulenti del lavoro e dentisti. Le associazioni dei consumatori da una parte plaudono alla novità, ma dall'altra sottolineano la necessità di ridurre i costi di gestione della moneta elettronica per incentivare il suo corretto utilizzo.

I bonus per chi deve mettersi in regola con il Pos

Fino al 30 giugno, il governo ha prorogato tre incentivi per agevolare chi deve mettersi in regola con il Pos. Si tratta del credito d'imposta sulle commissioni relative a pagamenti con Pos; il credito d'imposta per l'acquisto, il noleggio o l'utilizzo di Pos collegati ai registratori di cassa; il credito d'imposta per l'acquisto di sistemi evoluti di incasso, che contestualmente al pagamento consentono anche la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati.

Cerchiamo di fare chiarezza. Per quanto riguarda la prima agevolazione, per il credito d'imposta sulle commissioni maturate per i pagamenti elettronici è previsto un bonus del 100% per le somme addebitate sulle transazioni con carte o bancomat mediante strumenti collegati a registratori di cassa. Il diritto al credito d'imposta in misura integrale è però previsto per un periodo limitato e proprio fino a oggi, 30 giugno 2022. Dall'1 luglio si tornerà alla misura originaria, che sarà quindi pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate.

La seconda agevolazione, invece, riguarda il credito d'imposta per l'acquisto, il noleggio o l'utilizzo di strumenti che consentono ai consumatori finali di pagare con carte e bancomat. Il bonus spetterà esclusivamente in caso di acquisto di Pos collegati ai registratori di cassa telematici, per un importo massimo di 160 euro. Il valore del credito d'imposta riconosciuto per professionisti e imprese che si dotano di Pos cresce per gli strumenti più evoluti: chi si dota di strumenti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione e la trasmissione dei dati, infatti, potrà contare su un bonus fino a 320 euro per soggetto. I crediti d'imposta non concorrono alla formazione del reddito del beneficiario e possono essere utilizzati esclusivamente in compensazione dopo aver sostenuto la spesa.

Fonte: Today.it.

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