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Nuova diga, Toti: "Infrastruttura che cambierà il Paese, evento storico"

I lavori partiranno nel 2023 e andranno avanti fino al 2026, il presidente della Regione: "Ringrazio il ministro Giovannini, perché molta parte del lavoro lo si deve al suo ministero e al suo personale impegno"

"Oggi siamo di fronte a un evento storico: accade poche volte alle autorità di trovarsi al cospetto con la storia e oggi è uno di questi giorni". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la conferenza stampa sulla realizzazione della nuova diga di Genova con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini, il presidente dell’Autorità Portuale di sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, il sindaco di Genova Marco Bucci e con Pietro Salini, amministratore delegato Webuild, il consorzio che si è aggiudicato la gara per la costruzione dell’opera. Il il presidente dell'Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini nella giornata di ieri parlato delle tempistiche: "Agli inizi del 2023, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal Pnrr, a valle del completamento della progettazione, partiranno i lavori che termineranno entro la fine del 2026".

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"Il modello Genova - ha spiegato Toti - non è una legge e un codicillo, ma sono alcune parole: il coraggio, di prendere decisioni e su questo tanta parte ha avuto Paolo Emilio Signorini che ha gestito una situazione non facile per le scelte da prendere; la fiducia, che si è costruita tra le imprese e le Istituzioni di questo territorio per cui la parola vale e gli obiettivi comuni vengono portati avanti e rispettati; la fiducia e la visione. Questo è il modello Genova. Spero che questo modello sia di ispirazione al governo che verrà e ai parlamentari che dovrebbero darci leggi un po’ più facili per tutto il lavoro che c’è da fare. A questo punto spero se ne convincano tutti. È una giornata davvero felice e lo sarà ancora di più quando vedremo partire i lavori e le prime navi passare da lì".

"Forse non ci rendiamo conto di quello di cui stiamo parlando: le cronache - ha ricordato Toti - dicono che era il 1876 l'anno in cui De Ferrari firmò la convenzione con Vittorio Emanuele II per i lavori di sistemazione di questo porto. Quell’anno a Roma sedeva Agostino De Pretis come primo ministro del Regno e in Vaticano c'era Pio IX, Huckleberry Finn di Mark Twain veniva pubblicato, ma soprattutto, per quelli della mia generazione che sono cresciuti con le storie del lontano west, il 1876 è l’anno in cui Toro Seduto e il generale Custer regolano i conti vicino al fiume Little Bighorne. È allora che si cominciava a pensare al porto di Genova, una storia che ancora oggi stiamo vivendo: questo dà l’idea del momento che viviamo".

"Credo sia un momento anche simbolico - ha concluso Toti - e ringrazio il ministro Giovannini, perché molta parte del lavoro lo si deve al suo ministero e al suo personale impegno. Che tutto ciò avvenga nel giorno solenne in cui si apre la XIX legislatura della Repubblica Italiana spero che sia di buon auspicio per quello vedremo negli anni futuri: il fatto che si apra una legislatura così importante e difficile per il nostro paese, con per il Pnrr da gestire e anche per la situazione internazionale, e che questo palazzo così carico di storia celebri un momento così significativo penso possa essere da guida per tutti coloro che hanno storto il naso di fronte al 'modello Genova' e di fronte a questa diga".

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