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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Liberalizzazione concessioni, i balneari di Liguria e Toscana faranno ricorso in Cassazione

Gli imprenditori balneari di Liguria e alta Toscana si sono riuniti per discutere della sentenza del Consiglio di Stato e hanno deciso di ricorrere in Cassazione contro la pronuncia dei giudici amministrativi. L'assessore ligure Scajola chiede al Governo e al Parlamento una legge in tempi brevi

I titolari di stabilimenti balneari della Liguria e dell’alta Toscana si sono incontrati lunedì 15 novembre in un hotel di Santa Margherita per decidere le azioni da intraprendere in risposta alla liberalizzazione delle concessioni balneari.

Infatti, con due sentenze del 9 novembre 2021, il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla proroga automatica delle concessioni balneari, ponendo il 31 dicembre 2023 come termine ultimo per i rinnovi. A partire dal 2024 tutte le aree demaniali dovranno essere assegnate in concessione attraverso bandi di gara aperti a tutti gli imprenditori.

I balneari liguri e toscani, a seguito della riunione, hanno deciso di impugnare in Cassazione la sentenza del Consiglio di Stato, dimostrando di voler percorrere ogni strada per opporsi a questa sentenza. Allo stesso tempo gli imprenditori hanno rimarcato la volontà di confrontarsi con Regioni e Governo per concordare una soluzione che consenta di tutelare anche gli attuali titolari di concessioni che, negli anni, hanno fatto corposi investimenti.

Enrico Schiappaietra, vicepresidente nazionale e presidente ligure del Sindato Balneari, al termine della riunione ha annunciato:

"Il Sib ricorrerà in cassazione e ci siederemo con la politica per definire i punti fermi della nostra posizione e cioè che se siamo d'accordo che il pezzo di sabbia non è nostro è vero anche che l'azienda è nostra, l'impresa l'abbiamo creata noi e nessuno può portarcela via."

Alla riunione dei balneari ha partecipato anche Marco Scajola, coordinatore del tavolo interregionale del Demanio e assessore della Regione Liguria, che alla platea composta da balneari liguri e toscani ha annunciato:

"Colpire i balneari vuol dire colpire l'Italia e le nostre tradizioni è un colpo alla dignità del nostro Paese, voglio vedere il mio Paese reagire - ha sottolineato Scajola - La politica riprenda il suo ruolo forte e decida il modo più rapido per aiutare chi in questi anni ha investito creando economia e lavoro sul nostro territorio. La partita non è finita, guai a pensare che con la sentenza finisce tutto.”

Il ricorso in Cassazione contro il provvedimento del Consiglio di Stato è una strada molto complicata ed è difficile che porti effettivamente ad un ribaltamento o annullamento della decisione. L’auspicio degli imprenditori e della Regione è che il Parlamento o il Governo lavorino ad una legge che disciplini in maniera chiara e completa il settore delle concessioni, superando la pronuncia del Consiglio di Stato.

Il recente disegno di legge sulla concorrenza, attualmente sul tavolo del Governo, sembrava essere la giusta occasione per disciplinare questo delicato settore. I contrasti politici però hanno però convinto l’esecutivo a eliminare dalla proposta di legge la norma sulla liberalizzazione delle concessioni in attesa di un censimento di tutte quelle attive e del loro rendimento per lo Stato.

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