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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Regione: al via il confronto per la Legge Finanziaria 2012

Con le relazioni del presidente della Giunta Claudio Burlando e dell'assessore alle risorse finanziarie e controlli Sergio Rossetti è iniziato il confronto in Regione sulle Legge finanziaria 2012

I lavori per la discussione della Legge Finanziaria 2012 della Regione si aprono con la relazione del presidente della Giunta Claudio Burlando: "Si è concluso positivamente il tavolo di monitoraggio per la verifica della situazione dei conti della sanità ligure in corso al Ministero delle Finanze, conditio sine qua non per confermare lo sconto fiscale" .

"La Liguria deve fronteggiare i danni delle alluvioni condividendo con l’intero Paese la prospettiva economica di una nuova recessione, e gestire un sistema di welfare - sanità, trasporti, servizi sociali, scuola, casa - dotato di sempre minori risorse pubbliche".

Secondo Burlando nei prossimi anni finalmente la Liguria supererà buona parte delle strozzature infrastrutturali di cui soffre e che ne condizionano lo sviluppo.

"I traffici marittimi, che stanno tornando ai livelli pre-crisi del 2007, hanno bisogno che venga realizzata la maglia infrastrutturale di cui si parla da decenni e che, finalmente, si sta sbloccando: va avanti l’Aurelia bis a Savona e alla Spezia, la strada a mare di Cornigliano, il nodo ferroviario di Genova, il raddoppio della ferrovia verso la Francia (per il quale manca ancora il finanziamento del tratto Finale-Andora), la gronda autostradale di Genova che io vedo collegata al tunnel per la Val Fontanabuona e soprattutto il Terzo valico dei Giovi".

Opere che complessivamente hanno un valore di circa 15 miliardi. "È questo uno dei risultati più rilevanti di questa lunga stagione di governo, da ascrivere alla continuità amministrativa in Regione e a un impegno programmatico costante".

Tra i settori a rischio, secondo il Governatore, la cantieristica in cui «resta drammatica la prospettiva di Sestri Ponente, dove la realizzazione del “ribaltamento a mare” - legato all’utilizzo dello smarino proveniente dagli scavi per il Terzo valico - deve essere connesso fin da ora alla funzione produttiva dello stabilimento: costruzioni navali e attività innovative. Sarebbe inaccettabile che si sfruttassero aziende che vanno bene per “fare cassa” e per sopperire all’inefficienza di altre realtà. Non credo che il ministro Passera possa avvallare un programma di dismissioni vecchio stampo».

Burlando ha quindi rimarcato l’impostazione della Giunta: "Non possiamo accettare il modello per cui interi comparti vengano affidati a soggetti privati. Siamo portatori dell’idea che Welfare e trasporto pubblico devono essere gestiti dalla pubblica amministrazione, anche perché l’efficienza dei privati non è sempre confermata".

Sul fronte della crescita Burlando ha detto: "Anche nel settore hi-tech si registrano movimenti positivi: sei anni fa non c’erano il nuovo villaggio agli Erzelli, con Ericsson, Siemens e mi auguro presto l’Università, il prestigio crescente dell’IIT, il nuovo stabilimento Piaggio a Villanova di Albenga, il distretto tecnologico consolidato a Genova e quello nuovo alla Spezia. Questo profilo tecnologico testimonia un recupero che può portare l’occupazione a crescere e consolidarsi". Il presidente ha ricordato anche la crescita uniforme del turismo in tutta la Liguria, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri, e dell’aeroporto di Genova, che "con le nuove linee aperte, prevede nel 2012 un traffico di 1,8 milioni di passeggeri: l’80% in più in 4 anni». «L’idea è che sia possibile in Liguria realizzare una compresenza armonica tra funzioni logistiche, produzioni industriali pulite e alta tecnologia, turismo di qualità legato alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale, paesistico".

L'intervento di Sergio Rossetti riprende quanto anticipato dal presidente, mostrando un quadro finanziario pesante: "Quest’anno abbiamo 234 milioni di euro in meno di trasferimenti dello Stato che si tradurranno inevitabilmente in una contrazione dei servizi e in aumento di tariffe. Purtroppo per i cittadini tali riduzioni si aggiungeranno a quelle, pesanti, che verranno operate da Comuni e Province".

Le priorità? Tutela ambiente e protezione civile, trasporti e sanità. Queste sono secondo Rossetti le sette scelte irrinunciabili che lo Stato deve confermare: il finanziamento al trasporto pubblico locale, il patto per la salute, il federalismo fiscale, il patto stabilità, la riduzione dei costi della politica, la coesione territoriale, il welfare.

"Le risorse per il welfare sono state azzerate dalle ultime manovre. A ciò si aggiungono i danni causati da eventi alluvionali. Lo Stato ci ha assegnato la cifra del tutto insufficiente di 40 milioni ma ci impone di compartecipare alla spesa con nostre risorse, che non abbiamo, o con nuove imposte: siamo al paradosso che se sei colpito da un’alluvione o da un terremoto devi pagare più tasse".

Riguardo alla sanità, Rossetti ha detto: "Ci sono stati grandi sforzi di razionalizzazione dell’organizzazione e dei presidi. Non vi è ancora certezza di risorse, in quanto il riparto sarà, come sempre, oggetto di decisione da parte della Conferenza delle Regioni. Il 2011, a causa della riduzione della quota di Fondo sanitario nazionale attribuita alla nostra Regione, si chiude con un disavanzo stimato in circa 150 milioni di euro; in ragione di ciò si stanno approntando misure di copertura correlate alla vendita degli immobili di proprietà delle ASL e della Regione". Confermate le esenzioni dall’aumento dell’Irpef sotto i 30 mila euro di reddito.

Per quanto riguarda invece i trasporti: "Situazione paradossale  – ha detto Rossetti - a seguito dell’accordo tra lo Stato e le Regioni siglato il 16 dicembre 2010, il Governo si era impegnato a ridurre i tagli previsti dalla manovra del 2010. Ma ad oggi, tranne 22 milioni, la gran parte dei quali impegnati nel fondo trasporti, non si hanno notizie certe dei restanti 26 milioni di pertinenza della Regione Liguria poi ridotti a 23 milioni».

"All’interno della legge finanziaria – ha spiegato Rossetti - sono state inserite apposite procedure per l’alienazione di immobili non strumentali di proprietà della Regione, degli enti appartenenti al settore regionale allargato e degli enti strumentali, delle Province e dei Comuni e per il mutamento della loro destinazione d’uso. Una disciplina specifica è volta a definire il procedimento per mutare la loro destinazione d’uso, stabilendo termini temporali che, pur rispettando le competenze urbanistiche dei Comuni, diano certezza all’attuazione dei programmi di alienazione e valorizzazione degli immobili. Inoltre viene riconosciuto al Comune interessato il 10% dell’incremento di valore da ricavarsi dall’alienazione degli immobili. Si è poi deciso di disciplinare la centralizzazione degli acquisti per meglio esplicitare il carattere di centrale di committenza da parte della Regione. Viene introdotta l’opportunità per gli enti locali liguri di avvalersi della Regione, nella sua veste di Stazione Unica Appaltante, per l’espletamento degli adempimenti relativi all’affidamento della progettazione e dei lavori; ciò al fine di perseguire l’obiettivo di favorire l’allocazione ottimale delle risorse nonché di prevenire e contrastare i tentativi di condizionamento della criminalità mafiosa nelle pubbliche amministrazioni".

 

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