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Lavoro in Liguria, dai dati Istat emergono più ombre che luci

Cresce seppur timidamente l'occupazione ma aumenta la mobilità rispetto alla cassa integrazione. In altri termini sono sempre di più i lavoratori liguri che ricevono un sostegno al reddito da licenziati.

L'occupazione in Liguria manifesta dei timidi segnali di crescita, ma aumentano mobilità e cassa integrazione straordinaria, con poche opportunità di rientro in azienda e sono sempre di più i giovani scoraggiati che un lavoro hanno smesso di cercarlo. Cresce anche lo stato di precarietà dei contratti sottoscritti, con un calo continuo di quelli a tempo indeterminato, che si attestano appena al 16% del totale.

Su questi e altri dati Istat e sulla crisi in Liguria, si è confrontata in mattinata presso la Regione Liguria, la Commissione di concertazione con le istituzioni, le imprese, i lavoratori, anche per individuare nuove misure di contrasto, oltre a quelle già messe in campo dalla stessa giunta regionale per oltre 32 milioni di euro. Erano presenti l'assessore al Lavoro Enrico Vesco e il direttore Regionale dell’Inps, Fabrizio Ottavi. Dai dati Istat emerge che l’occupazione in Liguria regista qualche segnale di miglioramento nel secondo trimestre del 2011, registrando un +1,2% a fronte della flessione dello 0,5%, riscontrata nel confronto su base annuale tra il 2011 ed il 2010.

Secondo l’Istat nel secondo trimestre sembra migliorare anche la disoccupazione, scendendo di 1,2 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, a fronte della punta del 6,5% riscontrata nella media annuale del 2010. Resta fermo intorno a 40 mila unità l’esercito delle persone “scoraggiate”, che rinunciano di fatto a mettersi alla ricerca di un lavoro perché pensano che non sia possibile trovarlo. Emblematico è invece il dato delle assunzioni e dei licenziamenti: dal 2008 al 2010 il numero dei lavoratori assunti é progressivamente diminuito fino a farsi raggiungere e superare da coloro che hanno lasciato il proprio posto di lavoro (162.055 contro 157.118 nel 2008 scesi a 151.211 contro 154.360 nel 2010) . All’interno di questo andamento negativo le tipologie di assunzione con contratto a tempo indeterminato risultano minoritarie a favore di quelle a termine con un andamento addirittura in crescendo per il lavoro flessibile.

Per quanto riguarda le ore usufruite di cassa Integrazione, quella in deroga, insieme all’ordinaria, sembra subire una battuta d’arresto, a fronte di un sostanziale raddoppio della Cig straordinaria. Analogo andamento registrano le proiezioni delle autorizzazioni concesse dalla Regione Liguria sugli ammortizzatori in deroga. Una lettura più attenta evidenzia poi una variazione della composizione di questi ammortizzatori con una costante diminuzione della Cig a scapito della mobilità, che triplica passando dall’8% del 2009 a ben il 24% delle proiezioni 2011, a significare che un numero sempre crescente di lavoratori sta ricevendo il sostegno al reddito non più in costanza di un rapporto di lavoro, ma come licenziato.

 

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