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Istituto tecnico superiore in Ict a Sestri Ponente: la Genova del futuro

Inaugurata ufficialmente la scuola voluta dalla Provincia di Genova proprio nel quartiere di Sestri dove sorgerà il polo tecnologico degli Erzelli. Una scommessa per il quartiere e una possibilità per tanti giovani

Un progetto a favore dei giovani, dell’occupazione qualificata e sicura e dello sviluppo economico del territorio: è il nuovo Istituto tecnico superiore in Ict (information and communication technology) di Sestri Ponente, la scuola di formazione tecnico-professionale post-diploma fondata dalla Provincia di Genova nel cuore del distretto tecnologico del Ponente Genovese, dove sta sorgendo il Parco tecnologico degli Erzelli, catalizzatore di aziende innovative nel settore delle tecnologie.

La scuola, che è stata presentata ufficialmente questa mattina con un convegno presso l’hotel Sheraton, ha aperto i battenti lo scorso autunno provvisoriamente presso i locali dell’istituto professionale Attilio Odero, con i primi 25 allievi, e formerà i tecnici superiori richiesti non solo dalle aziende del distretto di Sestri (per ora sono 150, grandi, medie e piccole, con un totale di 7.500 dipendenti, ma i numeri sono destinati a crescere), ma anche dall’industria avanzata dell’Italia, dell’Europa e del mondo.

L’its in ict di Sestri Ponente è uno dei soli quattro esistenti in Liguria, e, come la già avviata Accademia della marina mercantile, che sta avendo un grande successo, è stato voluto dell’amministrazione provinciale guidata da Alessandro Repetto: per crearlo, è stata istituita una fondazione, alla quale partecipano oltre alla Provincia anche l’Università di Genova, Siit, Confindustria, quattro enti di formazione e quattro istituti tecnici genovesi, con capofila la Attilio Odero di Sestri Ponente che attualmente ospita i corsi dell’Its.

Gli its, istituti tecnici superiori, sono una nuova tipologia di scuola post-diploma prevista dal ministero dell’istruzione: sono ‘scuole speciali di alta tecnologia’ per la formazione di super-tecnici con competenze high tech e high touch, che ostituiscono un canale formativo di livello post-secondario, parallelo ai percorsi accademici e formano tecnici superiori in 6 aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività, sviluppandosi in un percorso di due anni per 1800-2000 ore di corso.

Gli its incentrano la didattica su attività di laboratorio, e attraverso tirocini obbligatori per almeno il 30% del monte orario complessivo, anche all’estero. Almeno il 50% dei docenti degli its devono provenire dal mondo del lavoro e delle professioni. Alla fine del corso di studi agli studenti viene rilasciato il diploma di tecnico superiore, con l’indicazione dell’area tecnologica e della figura nazionale di riferimento (V livello del quadro europeo delle qualifiche – EQF). I diplomati agli its ottengono crediti formativi (CFU) spendibili in ogni università. Possono accedere agli its diplomati della scuola superiore (di qualsiasi indirizzo, licei compresi) ma anche laureati disoccupati che intendono acquisire nuove competenze meglio spendibili sul mercato del lavoro.

Al convegno di questa mattina hanno partecipato centinaia di studenti delle scuole superiori. Fra gli interventi, oltre a quelli di Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova, Michele Scarrone, presidente della Fondazione Its/ict e direttore dell’area Politiche formative e del lavoro della Provincia, si segnalano quelli di Gabriele Galateri di Genola, presidente di Itt (ma anche di Assicurazioni Generali), che ha parlato del valore dell’innovazione tecnologica per lo sviluppo economico e l’occupazione, di Carlo Castellano, presidente di Genova High Tech, Giovanni Battista Ferrari, vicepresidente di Abb, e Maurizio Martelli, prorettore vicario dell’Università di Genova.

“La richiesta da parte dell’industria italiana di diplomati tecnici qualiificati – ha spiegato Scarrone – è in costante crescita: nel 2010 ne servivano 236.000, ma ben 110.000 sono le posizioni rimastre scoperte per mancanza di giovani con adeguata formazione. Nello specifico, per quel che riguarda gli elettrotecnici, il fabbisogno è di 10.500 unità, ma ogni 100 posizioni stabili di elettrotecnici offerte dal mondo del lavoro ne restano scoperte 48, in particolare, nelle aziende di elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni. Percentuali alte di posizioni che restano scoperte si riscontrano anche per professionalità contigue a quella di elettrotecnico: 33 su 100 di tecnici elettronici nelle aziende del settore grafica e comunicazione, e 34 su 100 di tecnici informatici in quelle del settore meccanica, meccatronica ed energia, trasporti e logistica. Il nostro its mira proprio a colmare questo gap, fra l’altro valorizzando il legame col territorio, ovvero inserendosi in un distretto, quello di Sestri Ponente, che ha la vocazione allo sviluppo dell’industria hi tech”.

Infine Scarrone ha dato una piccola statistica sui 25 studenti dell’its, selezionati su una cinquantina di domande: il 90% proviene dagli istituti tecnici o professionali, 21 sono italiani e 4 stranieri e 21 maschi e 4 femmine. L’età media degli studenti è 21 anni. Alessandro Repetto ha ricordato che con l’Accademia della marina mercantile “la Provincia di Genova ha anticipato gli its venturi, che venivano allora abbozzati dal ministero dell’istruzione guidato dai ministri Moratti prima e Fioroni poi”.

Repetto ha poi sollecitato aziende e istituzioni a dialogare, ricordando che “nell’arco di pochi chilometri a Genova abbiamo un distretto tecnologico avanzato che sta crescendo e un primario polo marittimo-portuale, che devono dialogare sempre di più”. Infine, dopo aver esortato i giovani a investire sul proprio futuro e sulla propria formazione, ha detto che i suoi sogni, nel campo della formazione professionale, sarebbero ancora due, e che ha il rammarico di non poterli più realizzare per la fine del suo mandato istituzionale: la creazione di un terzo its a Recco, questa volta dedicato al turismo e in particolare al settore dell’accoglienza, e infine la creazione, sempre nel polo tecnologico di Sestri Ponente, di un campus per gli istituti tecnici superiori.

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