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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Balneari, dal Governo ancora nessuna iniziativa sulle concessioni

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha liberalizzato le concessioni balneari, l'assessore Scajola torna ad incontrare gli imprenditori e a sollecitare un intervento risolutivo del Governo

Dopo la decisione del Consiglio di Stato di mettere la parola fine al rinnovo automatico delle concessioni balneari a partire dal gennaio 2024, il mondo della balneazione ligure è in agitazione. Nel corso degli stati generali sul turismo balneare ligure, che si sono tenuti nella giornata di ieri 13 dicembre, l'assessore ligure Marco Scajola ha chiesto un intervento del Governo per tutelare gli imprenditori del settore.

Questa richiesta arriva dopo la decisione dei balneari liguri di ricorrere in Cassazione contro la senteza dei giudici amministrativi, presa in esito ad una riunione dello scorso 16 novembre. In seguito anche Regione Liguria è intervenuta sulla questione chiedendo al Governo di intervenire  con una disciplina organica della materia.

Nessuna risposta è giunta però dall'esecutivo che, dopo aver eliminato il tema delle concessioni balneari dal disegno di legge sulla concorrenza, non è più intervenuto sul tema nonostante le pressioni delle Regioni e delle assocazioni di categoria.

L’assessore al demanio marittimo Marco Scajola ha partecipato agli “Stati generali del turismo balneare ligure per la tutela del nostro futuro”, a cui hanno aderito anche tutte le associazioni di categoria, durante i quali si è discusso principalmente degli effetti della direttiva Bolkestein.

Scajola ha commentato così il confronto con gli imprenditori balneari:

"Abbiamo ribadito la vicinanza delle regioni al comparto dei balneari e come Regione Liguria abbiamo scritto al Governo perché sia disponibile ad un confronto tecnico su un eventuale disegno di legge, da condividere con le regioni stesse e con le associazioni di categoria. Da parte nostra c’è grande disponibilità ma anche preoccupazione perché dal 9 novembre, data in cui è uscita la sentenza del Consiglio di Stato, non è stata presa alcuna decisione da parte del Governo per tutelare le nostre imprese, chiarendo quali saranno i prossimi passi. La nostra paura è quella di un’invasione delle nostre coste da parte delle multinazionali. Il Governo deve tracciare una strada che le regioni saranno pronte a condividere”.

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