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Economia

Ilva, il governo assicura: «Un tavolo unico per l'accordo di programma»

Prima vittoria per i lavoratori, arrivati ormai al quarto giorno di occupazione della fabbrica: il prossimo 16 novembre verrà aperto un confronto esclusivo sul loro futuro

Il governo aprirà un tavolo specifico sull’ulva di Genova: è la promessa che il ministro Carlo Calenda ha fatto alle istituzioni genovesi al termine dell’incontro organizzato a Roma mercoledì, terzo giorno di occupazione della fabbrica da parte dei lavoratori.

Ilva, terza giornata di protesta con presidio in De Ferrari | Le foto

All’incontro, arrivato dopo una mattinata in cui i dipendenti dell’azienda hanno attraversato la città in corteo fermandosi poi sotto la Regione in presidio, hanno partecipato il governatore ligure Giovanni Toti, l’assessore allo Sviluppo Economico, Edoardo Rixi, il sindaco Marco Bucci e il presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Emilio Signorini. Resta confermato il vertice istituzionale di giovedì 16 novembre, occasione in cui verrà aperto il tavolo specifico sull’Ilva e sull’acquisizione di ArcelorMittal proprio come richiesto dai lavoratori. Che non cedono di un millimetro, però, sull’occupazione della fabbrica: gli operai aderenti alla Film hanno trascorso un’altra notte in tenda, entrando nel quarto giorno di protesta.

«Su Ilva, il Mise ha convenuto di non aver alcuna preclusione nell’affrontare nel dettaglio, con gli enti locali, ogni aspetto relativo all’accordo di programma e alle ricadute della trattativa tra investitori e sindacati. Credo che si debba auspicare che si torni a un clima di ragionevolezza e dialogo da parte di tutti - ha commentato Toti a margine dell’incontro - Le condizioni perché la trattativa proceda al momento sembrano esserci: due tavoli paralleli, uno con istituzioni e uno con sindacato, e l’assoluta disponibilità del governo ad affrontare la questione dell’accordo di programma e a riconoscerlo e garantirlo. Vedremo come procederà la trattativa, che è lunga e coinvolge l’Europa, ma il metodo sembra quello giusto».

Una parziale vittoria per i lavoratori, dunque, che nel pomeriggio di giovedì, in contemporanea con il nuovo incontro a Roma tra sindacati, ministero e rappresentanti di ArcelorMittal, si riuniranno in assemblea per decidere come proseguire la protesta. La Commissione Europea, intanto, ha deciso di aprire un’indagine sul programma di acquisizione dell’azienda da parte della cordata, per chiarire se l’operazione potrebbe portare alla riduzione della concorrenza sul mercato dei prodotti piatti di acciaio al carbonio. 

Bruxelles ha ora 90 giorni lavorativi, sino al 23 marzo 2018, per prendere una decisione che potrebbe avere effetti sulla composizione del gruppo ArcelorMittal.

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