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Diga, Sansa: "La prima pietra di uno spreco colossale"

"Noi sosteniamo l'alternativa proposta del professor Piero Silva. Prevede una diga realizzata su fondale più basso che garantisce uguale possibilità di manovra alle navi. Nel contempo il progetto alternativo offre costi certi sotto il miliardo e tempi di realizzazione di tre anni. Con un impatto ambientale ridotto dell'80 per cento", ricorda il consigliere regionale

"Diga, la prima pietra di uno spreco colossale e il progetto alternativo che costa un terzo ed è più sicuro". Questo il titolo di un post, pubblicato dal consigliere regionale Ferruccio Sansa martedì 2 maggio 2023. L'intervento si ricollega al fatto che per giovedì 4 maggio è prevista la cerimonia di posa della prima pietra di un'opera, che, per l'ex supervisore della progettazione, ingegner Piero Silva, avrà tempi e costi ben al di sopra del previsto.

"Sprechi miliardari. Ritardi annunciati di anni. Un impatto devastante sul Mar Ligure. E il rischio - scrive Sansa - di un collasso strutturale. Tutto questo è la diga di Bucci e Toti. Per non dire di Paolo Emilio Signorini, che come delfino del signore delle Infrastrutture Ercole Incalza si è già occupato del Mose di Venezia. Una garanzia".

"Domani arriva la prima pietra - prosegue Sansa -. Telecamere. Flash. Marchette. Chissà quanti invece chiederanno chiarimenti sui rischi enormi di questa grande opera. Proviamo a riassumere:

  1. I costi - Secondo gli esperti, il costo previsto di circa un miliardo rischia di lievitare ad almeno 3, forse 4 miliardi. Che sarebbero tutti sulle nostre spalle.
  2. I tempi - Se la diga non sarà completata entro quattro anni, l'Europa ci chiederà indietro i soldi. Ed è ormai certo che i cantieri non saranno completati in tempo.
  3. La sicurezza - Non è mai stata realizzata una diga come questa, su un fondale fangoso a 50 metri di profondità. Un progetto analogo a Nizza collasso causando uno tsunami con molti morti.
  4. L'impatto ambientale - Il progetto prevede l'utilizzo di milioni di tonnellate (circa 10) di pietre che dovranno essere lavate e lavorate. Un impatto ambientale colossale sulla flora e la fauna del nostro mare".

"Noi un giorno potremo dire: lo avevamo detto. Non è una grande soddisfazione. Noi siano favorevoli a una diga. Ma siamo assolutamente contrari a questo progetto. Noi sosteniamo l'alternativa - conclude Sansa - proposta del professor Piero Silva, uno dei massimi esperti mondiali di strutture di questo tipo. Prevede una diga realizzata su fondale più basso che garantisce uguale possibilità di manovra alle navi. Nel contempo il progetto alternativo offre costi certi sotto il miliardo e tempi di realizzazione di tre anni. Con un impatto ambientale ridotto dell'80 per cento".

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