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Economia

Rifiuti, dalla Regione 2,6 milioni per incentivare la differenziata

L'investimento riguarda tutta la Liguria. A Genova e provincia destinato poco più di un milione di euro

Nuovo anno, stesse difficoltà nella gestione dei rifiuti. E così, tra i primi provvedimenti approvati nel 2019, la giunta regionale ha promosso un investimento da 2,6 milioni di euro per i programmi di raccolta differenziata dei Comuni liguri.

La proposta è stata avanzata dall’assessore all’Ambiente, Giacomo Giampedrone, e prevede un finanziamento da 2.654.854 che va ad aggiungersi agli 1,5 milioni recentemente stanziati, portando il totale a più di 4 milioni di euro.

Le risorse derivano per 1,8 milioni di euro dal gettito del tributo per il deposito in discarica e per i rimanenti 762mila euro dal contributo economico ex art. 3, c. 6, L.r 20/2015, dei Comuni liguri che non hanno raggiunto per il 2016 i previsti obiettivi di riciclaggio e recupero.

Le risorse sono state ripartite in base al territorio provinciale/metropolitano di provenienza, al 50% in parti uguali e per il restante 50% in base alla popolazione residente. L’obiettivo è raggiungere il 65% di raccolta differenziata su tutto il territorio ligure entro il 2020, e i nuovi fondi sono stati così ripartiti: 

  • Imperia: 522.169,04
  • Savona: 561.101,44
  • Genova: 1.051.637,79
  • La Spezia: 519.946,03

La precedente delibera da 1,5 milioni aveva interessato la Città Metropolitana di Genova (291mila Euro), i Comuni della Val d’Aveto (oltre 115mila Euro) e della Val Trebbia (89mila Euro), Santa Margherita Ligure (oltre 63mila Euro), Moneglia e i Comuni della Valle Stura. A questi si aggiungevano la provincia di Imperia con 180.000 euro, il Comune di Sanremo (103mila) e più di trenta comuni con tre capofila, San Lorenzo (50mila euro), Taggia (100mila euro) e Ventimiglia (30mila euro). La provincia di Savona aveva ricevuto 320mila euro (238.000 ad Alassio, 81.000 ad Albenga, 8.600 ad Aonzo) e alla provincia della Spezia erano andati 168mila euro (16.912 al Comune di Riomaggiore, 77.000 ai Comuni di Carro e Carrodano, 74.000 al Comune di Ortonovo, 108.000 al Comune di Sesta Godano e 27.000 al Comune di Monterosso)

«Già adesso siamo al 48%, con un aumento di dieci punti in due anni, ma è significativo che quasi la metà dei comuni abbiano già raggiunto la soglia stabilita - ha detto l’assessore Giampedrone - Usiamo risorse vincolate, che cioè possono essere utilizzate esclusivamente per l’incremento della differenziata. Contiamo di aiutare chi sta facendo più fatica nell’approcciarsi al totale cambio di impostazione e di cultura nella gestione del ciclo della raccolta differenziata che stiamo chiedendo: è un aiuto concreto ai comuni con percentuali ancora non in linea con la crescita del sistema».

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