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Depositi chimici, le audizioni alla Camera: tutti gli interventi

In commissione trasporti hanno parlato i dirigenti di Superba a Carmagnani, rappresentanti sindacali, comitati di Multedo e Sampierdarena, il presidente del Municipio Centro Ovest Colnaghi, il collega del Ponente Chiarotti e il presidente dell'Autorità Portuale Signorini

La questione, che tiene banco da mesi a Genova, dello spostamento dei depositi  chimici da Multedo all'area di ponte Somalia a Sampierdarena è stata affrontata nel pomeriggio di martedì 26 aprile 2022 presso la Commissione Trasporti della Camera dei deputati, alla quale hanno partecipato tutti gli attori coinvolti. I dirigenti di 'Superba' e 'Carmagnani', rappresentanti sindacali, i comitati del territorio di Multedo e Sampierdarena (Multedo per l'ambiente, Officine Sampierdarenesi e Lungomare Canepa), il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi, il collega del Ponente Claudio Chiarotti e il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini.

L'amministratore delegato di Superba, Alessandro Gentile, ha sottolineato come l'azienda si occupi di "Movimentazione e stoccaggio prodotti, ma senza lavorarli. Non c'è alterazione delle molecole - ha spiegato - ovvero dove può esserci un rischio superiore". Ha poi ribadito la necessità relativa allo spostamento e parlato di sicurezza sul lavoro: "I nostri dati Inail sugli incidenti sono paragonabili a quelli dei bancari".

Anche Emilio Carmagnani, direttore generale della Attilio Carmagnani, ha parlato della strategicità delle due aziende per tutto quello che riguarda diversi settori che vanno dal tessile al farmaceutico, della sostenibilità e della compatibilità con il territorio: "Se operiamo oggi a Multedo - ha detto - è perché siamo compatibili, non ho dubbi che lo saremo anche un domani nel momento in cui verremo ricollocati nel sistema del porto. Siamo un'attività logistica; per quello che riguarda noi tutela dell'ambiente, tutela della sicurezza e dei lavoratori non devono scendere a nessun compromesso con il lavoro. Si tratta di aspetti che sono tutelati e vanno di pari passo con lo sviluppo".

I sindacati, presenti in videoconferenza con Enrico Poggi (Filt Cgil) Marco Scognamillo (Fit Cisl) e Roberto Gulli (Uiltrasporti), si sono invece opposti al collocamento dei depositi nell'area portuale parlando di rischi per l'occupazione perché potrebbero esserci meno 'accosti nave' a causa dell'ampio spazio che sarebbe occupato dai depositi in un'area di 77mila metri quadrati. 

Hanno poi preso la parola i comitati del territorio, per quello che riguarda Multedo per l'ambiente Gian Piero Cellerino, portavoce del comitato, ha parlato delle problematiche dei cittadini della zona che convivono da 40 anni con i depositi, degli incidenti avvenuti in zona per l'incompatibilità tra viabilità del quartiere e passaggio delle autobotti, della presenza di abitazioni che si affacciano sui serbatoi e sulla necessità di spostare i depositi da Multedo, una battaglia che prosegue da molti anni. A corredo della sua esposizione anche alcune diapositive che sono poi state lasciate alla Commissione. 

Per quello che riguarda Sampierdarena Gianfranco Angusti delle Officine Sampierdarenesi ha parlato della "Soluzione zero come l'unica possibile, questo progetto è incompatibile con Sampierdarena". "Non capisco perché questi depositi - ha aggiunto - non possano stare vicino alla case di Pegli e Multedo, ma possano invece starci a Sampierdarena". Ha poi ricordato che: "Esiste un'ordinanza della Capitaneria di Porto che vieta il transito, per motivi di sicurezza, di navi che trasportano sostanze infiammabili nel canale di calma" e che non è stato tenuto in considerazione il parere contrario della Commissione Consultiva chiamata ad esprimersi su questo tema. 

Anche Silvia Giardella, con altri rappresentanti del comitato Lungomare Canepa, ha preso la parola, presentando le problematiche della zona: "Qui passano 65mila veicoli al giorno e noi abitanti abbiamo subito per due anni il transito di tutti i veicoli che passavano su ponte Morandi. Aspettiamo la mitigazione acustica e ora abbiamo anche questa spada di Damocle dei depositi chimici che saranno a pochi metri dalle nostre abitazioni; nel dibattito pubblico si parlava di altre location perché questa è davvero troppo vicina alla città e alle nostre case".

Per quello che riguarda i Municipi Michele Colnaghi, presidente del Centro Ovest, ha ripercorso le tappe di una battaglia inziata diversi mesi fa citando l'ordinanza della Capitaneria di Porto già citata da Angusti, così come il parere contrario della Commissione Consultiva e di altre aziende che hanno espresso parere contrario allo spostamento. "Nonostante il parere contrario - ha detto - con 10 voti a 3 Autorità portuale ha deciso di procedere comunque, prima volta nella storia, ma non è questa la particolarità che più mi lascia perplesso e che emerge dalle carte. Mentre in una prima stesura del verbale era scritto: 'Preso atto del mancato parere favorevole della Commissione' e 'ritenuto, comunque, di dover procedere con la presente deliberazione tenuto conto...' è stato sostituito da : 'Preso atto del parere espresso dalla Commissione Consultiva'. In sostanza - ha concluso Colnaghi  - l'evidenza del parere negativo è scomparso, direi particolare di non poco conto". Colnaghi ha inoltre lamentato l'esclusione di Sampierdarena dall'elletrificazione delle banchine portuali, parlato di impatto ambientale e ribadito tutte le perplessità sul piano della sicurezza.

Il collega del Ponente, Claudio Chiarotti, ha invece difeso la necessità di uno spostamento dei depositi da Multedo, considerato necessario già tra fine anni '80 e inizio anni '90: "Come presidente di Municipio credo sia mio preciso dovere fare quanto possibile per restituire queste aree non solo ai cittadini che la abitano, ma anche a tutta la città, nel nostro territorio insistono infatti molte servitù. Il dislocamento dei depositi consetirebbe di donare al quartiere un'area enorme dopo la bonifica, con la commissione municipale abbiamo anche iniziato un percorso con la cittadinanza per una Multedo pensata e costruita da chi la vive quotidianamente. Una Multedo 2.0. Serve però una scelta oculata che tenga in considerazione salute, ambiente e livelli occupazionali".

A concludere il dibattito il presidente dell'Autorità Portuale Emilio Signorini che ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato all'individuazione di Ponte Somalia come zona in cui effettuare lo spostamento: "Siamo partiti dall'esigenza di ricollocazione da Multedo, la delocalizzazione in ambito portuale era stata inserita già nel Puc del 2015 ed erano già state ipotizzate alcune aree in porto tra Multedo e Sampierdarena, tra cui ponte Somalia. L'impatto del deposito non deve però pregiudicare l'attività portuale come oggi si sviluppa tra livelli occupazionali e traffici, deve inoltre essere compatibile con le altre attività limitrofe. Inoltre è previsto solo lo stoccaggio e movimentazione dei prodotti già trattati a Multedo, si tratta di prodotti destinati a industria farmaceutica, chimica e cosmetica del nord Italia. Il progetto definitivo verrà sottoposto al parere vincolante del comitato regionale ai sensi della legge Seveso e saranno fatti tutti i controlli necessari". Per quello che riguarda la citata ordinanza della Capitaneria ha spiegato che "Se riterrà che sussistono i requisiti di sicurezza ci sarà un'ordinanza per adeguarsi alla situazione". 

Signorini ha inoltre spiegato che depositi saranno più lontani dalle case, ci saranno spazi adeguati e che cambierà  l'intera viabilità nella zona di Sampierdarena: "Non avremo più i mezzi pesanti su lungomare Canepa - ha detto - perché utilizeranno la nuova sopraelevata portuale che verrà allungata. Noi se mandiamo oggi o domani le ultime integrazioni avremo il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in circa un mese, questo progetto verrà sottoposto a tutti i pareri necessari e poi all'vvio dei lavori, credo che ci vorrà sicuramente tutto il 2022 sempre che i vari pareri e valutazioni siano favorevoli alla prosecuzione dell'attività".

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