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Economia

Inaugurato alla Fiumara il nuovo polo nazionale di Leonardo sulla digitalizzazione

Un centro nazionale per la digitalizzazione, una cyber security academy e laboratori di ricerca sull'innovazione tecnologica nella difesa, sicurezza e aerospazio. I Leonardo Labs dialogheranno anche con Università di Genova e Istituto Nazionale di Tecnologia

Uno dei più importanti centri nazionali di ricerca e formazione sulla digitalizzazione creato da Leonardo. Una struttura di eccellenza che si occuperà del digitale in materia di difesa, sicurezza e aerospazio.

Il Lenorado Labs ospita uno dei 100 computer più potenti al mondo e si prepara a sviluppare nuove tecnologie e competenze con giovani ricercatori e collaborazioni con l'univeristà, il Riina e l'Istituto Nazionale di Tecnologia.

Il gruppo Leonardo, in cui sono confluite le attività di Finmeccanica, è uno dei maggiori al mondo nel settore della tecnologia aerospaziale e della difesa, con questo nuovo hub digitale ha l'obiettivo di accelerare sulla digitalizzazione industriale del settore.

Per realizzare il progetto è stato scelto il grattacielo vista mare costruito vent'anni fa alla Fiumara, un tempo sede della direzione di Finmeccanica, e oggi tornato ad essere un'eccellenza della città.

L’idea di creare il polo tecnologico a Genova è stata di Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica ed ex direttore dell'IIT di Genova, ma all’epoca direttore IT del gruppo Leonardo. Lo ha ricordato nel corso della presentazione il dott. Profumo, amministratore delegato della società, che ieri a Genova ha inaugurato la nuova struttura.

L’obiettivo di Leonardo è incrementare la competitività tecnologica e di prodotto mettendo al centro i dati, per una vera e propria data-driven economy che aiuti a rafforzare le attività principali dell’azienda e attuare la trasformazione digitale.

È questa la nuova frontiera del gruppo, che ha deciso di puntare su Genova per questa sfida sull'innovazione e la trasformazione digitale. L’ad Alessandro Profumo ha presentato alla stampa le principali caratteristiche dell'hub tecnologico, tra le quali c’è il Davinci-1, il nuovo supercomputer di Leonardo inserito tra i primi 100 al mondo per potenza di calcolo e prestazioni.

Oltre all’amministratore delegato, a Genova erano presenti anche Carlo Cavazzoni, responsabile prorpio dell’Hpc davinci-1, e Tommaso Profeta, responsabile della divisione Cybersecurity.

L’obiettivo dell’azienda è diventare partner solido e affidabile per governi, istituzioni e aziende, per questo ha sviluppato il piano strategico Be Tomorrow 2030 che ha proprio nell’HPC (High Performance Computer) davinci-1 uno dei suoi asset principali. 

Il Leonardo Lab è una rete di ricerca e sviluppo di lungo periodo ad alto contenuto innovativo, suddivisa in otto aree di ricerca e che coinvolge circa 60 giovani ricercatori .

Proprio Cavazzoni ha spiegato l’importanza di questo progetto per il futuro del gruppo:

“siamo dentro a una battaglia per la supremazia del mercato e si vince affermando la propria capacità di competere senza dipendere da altri soggetti”.

L’obiettivo di Leonardo è quindi raggiungere la completa indipendenza sul fronte della digitalizzazione in tutti i settori industriali, ma anche formare e aggregare risorse.

Per farlo sarà centrale l’azione della cyber academy, che formerà una nuova generazione di ricercatori, ma anche la collaborazione con realtà d'eccellenza sul territorio, sia pubbliche che private, come l’Istituto Italiano di Tecnologia, il gruppo Rina e l’università di Genova.

La digitalizzazione attraversa tutte le aree di attività del gruppo, dall'aerospazio fino difesa. Tutti campi in cui sarà essenziale impiegare i big data, il cloud, l'intelligenza artificiale, la cyber security e la robotica. Allessando Massa e Tommaso Profeta hanno spiegato così il ruolo chiave del nuovo centro per il futuro della società:

"I Leonardo Labs funzioneranno da incubatori di tecnologie. Qui troverà sapzio anche una scuola di formazione sulla cyber security. Sicurezza è protezione, gestiamo 1.500 allarmi ogni giorno e monitoriamo 90mila eventi ogni secondo. Vogliamo fare un’azione di scouting sulle tecnologie della Liguria, erogheremo formazione e aggregheremo realtà del territorio".

L'amministratore delegato Francesco Profumo ha chiuso la presentazione con queste parole:

"La tecnologia per noi è come il lievito per il pane.  Non è una cosa “bella da avere”, ma è fondamentale, se non ce l’hai semplicemente sei meno competitivo. Questa città può diventare un centro di grande attrazione per le intelligenze digitali. Noi vogliamo essere come la roccia a cui si attacca il corallo. Due anni fa tutto questo era solo un’idea e la velocità nella sua realizzazione dimostra quanto teniamo a questa tematica".

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