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Caro benzina, protestano anche i gestori: "Noi le prime vittime"

Fabio Bertagnini, presidente Faib Confesercenti Liguria: "A essere schizzati alle stelle sono i prezzi dei prodotti petroliferi e dell'energia, e questo non fa che ridurre ulteriormente il margine, già risibile, di noi benzinai"

Anche i gestori degli impianti di carburante lanciano l'allarme sul caro benzina e chiedono intereventi a sostegno della categoria. 

Fabio Bertagnini, presidente Faib Confesercenti Liguria, spiega: "A essere schizzati alle stelle sono i prezzi dei prodotti petroliferi e dell'energia, e questo non fa che ridurre ulteriormente il margine, già risibile, di noi benzinai. Va sempre ricordato, infatti, che la nostra marginalità è pari a 3 centesimi a litro a prescindere dal prezzo di vendita e se, nel frattempo, i costi di gestione lievitano in maniera esponenziale, come sta accadendo in questi mesi, a conti fatti il nostro rischia di diventare addirittura un lavoro in perdita".

Per comprendere tutta la gravità della situazione, basti pensare che la bolletta di un'attività di distribuzione carburanti di media grandezza, con una potenza impegnata di 30 kilowatt e consumi stimati di circa 61.500 kWh annui, è passata dai 1.068 euro di gennaio 2021 ai 2.511 euro dello scorso dicembre, per un incremento del 135%. "Da una parte - prosegue Bertagnini - abbiamo a che fare con bollette più che raddoppiate; dall'altra, con un margine di guadagno fisso a 3 centesimi/litro che, quindi, in termini percentuali si riduce all'aumentare del prezzo di vendita al cliente. In sostanza, dal caro benzina ci rimettono sia i consumatori che i gestori, mentre a guadagnare sono solo i marchi petroliferi".

"In questo modo - conclude il presidente di Faib Liguria - diventa difficile anche assicurare l'apertura degli impianti ad orario continuato. Servono con assoluta urgenza un intervento del governo a sostegno delle imprese in difficoltà e la riapertura del tavolo di confronto con tutte le componenti del settore, per una ristrutturazione complessiva del comparto che sappia intercettare la transizione energetica e digitale e restituire una prospettiva alle migliaia di gestori che, è bene ricordare, con il loro lavoro adempiono ad un'imprescindibile funzione di pubblica utilità".

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