rotate-mobile
Economia

Natale e Capodanno, negli hotel piovono disdette: "Siamo al 50%"

Fabio Serpi, coordinatore di Assohotel Confesercenti Genova: "Il clima di incertezza non aiuta, scordiamoci l'estate fantastica perché siamo tornati all'incubo dello scorso anno"

Il clima di incertezza spinge le disdette negli hotel genovesi, per quello che riguarda il periodo che va da Natale a Capodanno. Rimane però qualche spiraglio di speranza proprio per gli ultimi giorni del 2021 e i primi del 2022, confidando nelle prenotazioni 'last-minute' in seguito alle decisioni del governo, attese nelle prossime ore. 

Fabio Serpi, coordinatore di Assohotel Confesercenti Genova e titolare dell'hotel Actor di via Goito sopra piazza Corvetto, spiega a Genova Today: "Il problema maggiore riguarda il clima di incertezza che rende difficilissimo pianificare e gestire qualsiasi cosa per quello che riguarda noi imprenditori, ma anche per le famiglie che vogliono passare i giorni di festa nelle nostre strutture. I dubbi per chi decide di spostarsi si tramutano in una diminuzione delle prenotazioni".

Turismo, il covid frena l'effetto 'Blanca'. Dal comune: "Genova regala una notte in albergo"

Una situazione preoccupante che riporta il settore indietro di un anno: "Scordiamoci 'l'estate fantastica' - sottolinea con amarezza Serpi - perché siamo tornati all'incubo dello scorso anno, ma con una differenza. Se nel passato inverno si viveva in un clima di speranza e sapevamo che comunque ci sarebbero stati dei ristori, quest'anno abbiamo la consapevolezza che rischiamo di rovinare anche la primavera e l'estate 2022 se consideriamo la situazione anche negli altri Paesi, tra campagne vaccinali più rallentate della nostra, documentazioni da compilare per chi arriva in aereo e tamponi per i viaggiatori che entrano in Italia provenendo da altri paesi dell'Unione europea. Oggi pensare di organizzare qualcosa e spostarsi dalla propria residenza o dal proprio Paese comporta tantissimi dubbi e incombenze, che scoraggiano le persone a viaggiare per le vacanze".

Tante quindi le rinunce nelle strutture genovesi, con un dato che secondo Serpi si stanzia intorno al 50% per quello che riguarda la settimana che va da Natale a Capodanno e anche per il settore business, ma rimane la speranza di 'salvare' gli ultimi giorni del 2021 e l'inizio del 2022, soprattutto se dal governo arriveranno indicazioni chiare dopo la cabina di regia di giovedì 23 dicembre 2021. "Le rinunce sono state tante, sia nel mio hotel che in quelli dei nostri associati - spiega ancora il coordinatore genovese di Assohotel - però se i nodi relativi a zone gialle, zone arancioni, tamponi e numero di persone a tavola verranno sciolti potremmo anche avere una risalita 'sotto data' nei giorni che precedono il Capodanno". 

Quali sono quindi le richieste dal governo degli albergatori? "Noi siamo convinti - conclude Serpi - che sia giusto mantenere tutte quelle misure che consentono di vivere le vacanze in tutta sicurezza come le procedure di sanificazione e la mascherina. Le nostre strutture e la nostra città sono sicure, parlo anche dei ristoranti avendo lavorato e conoscendo molto bene il settore, ma bisogna evitare questo clima di ansie e paure che spinge le persone a rinunciare alle vacanze, per questo è importante che arrivi sempre una comunicazione corretta e chiara, che non porti le persone a rinunciare alle ferie, oltre a un maggior dialogo con le associazioni di categoria. Infine ricordo di affidarsi sempre a strutture alberghiere o extra-alberghiere regolari, soprattutto online si trovano ancora alcune strutture prive del codice Citra, che non è detto possano garantire i necessari standard di sicurezza e sanificazione. Su questo però sono le forze dell'ordine che devono vigilare".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Natale e Capodanno, negli hotel piovono disdette: "Siamo al 50%"

GenovaToday è in caricamento