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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Bolletta dell'acqua in aumento: in Liguria incremento dell'8,9%, il dossier

Ma con un uso più consapevole e razionale di acqua nella nostra regione si potrebbe risparmiare fino al 27% della spesa

Le famiglie liguri nel 2022 hanno speso una media di 452 euro per la bolletta dell'acqua, per un consumo di 192 mc l'anno. Un dato leggermente inferiore alla media nazionale (487 euro) ma aumentato dell'8,9% rispetto al 2021. A rendere una fotografia della situazione, l'associaizone CittadinanzAttiva nel suo dossier di marzo 2023 "Rapporto annuale sul servizio idrico integrato".

La Liguria non è un caso isolato: i rincari ci sono stati in tutti i capoluoghi di provincia italiani e, sempre nella nostra regione, nella città di Savona si arriva al +25,5%. Parlando di cifre, a Genova si pagano 575 euro (+5% rispetto all'anno precedente), a La Spezia 535 (+3,3%), a Savona 467 (+25,5%) e a Imperia 231 euro (+3,7%).

Il dossier però prende in esame anche la sensibile variazione di spesa con un uso più consapevole e razionale di acqua, operazione che farebbe bene non solo alle nostre tasche ma anche all'ambiente, in tempi di siccità e di discorsi su dissalatori nel capoluogo ligure: se le persone avessero utilizzto 150 mc anziché 192, in Liguria la spesa media sarebbe stata di 330 euro (389 euro a La Spezia, 433 a Genova, 344 a Savona e 153 a Imperia) per un risparmio complessivo del 27%.

Risparmio di spesa riducendo i consumi

In riferimento alle città, emerge che a livello nazionale va dispersa il 42% dell'acqua immessa, con evidenti differenze fra le singole regioni e anche fra gli stessi capoluoghi di provincia della medesima regione. In Liguria, a La Spezia si disperde oltre il 53% della risorsa idrica, a Imperia il 24% e a Genova il 32,1%.

Rispetto alla media nazionale, nella nostra regione aumenta la percentuale di famiglie insoddisfatte per diversi servizi: il 33,5% dei nuclei si lamenta per la scarsa comprensibilità delle bollette (23,4% in Italia), il 23,7% per l'odore, sapore e limpidezza dell'acqua (contro il 12,5% nazionale), il 22,8% per la frequenza di lettura dei contatori (contro il 12,1% nazionale) e il 18,9% per la frequenza della fatturazione (in Italia è appena l'8,2%). Raddoppia anche la percentuale di coloro che giudicano insoddisfacente il servizio idrico nel suo complesso: il 14% in Liguria, contro il 7,1% a livello nazionale.

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