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Economia

Caro carburanti, deciso taglio dei prezzi di 25 centesimi al litro

Nel nuovo decreto legge del governo c'è anche un credito d’imposta del 20% della spesa per l’acquisto di gasolio sostenuta dai pescherecci

Il governo ha adottato una misura 'a tempo' sulle accise che incidono sui prezzi energetici. Le indiscrezioni parlavano di 8,5 centesimi al litro per il taglio sui carburanti ma si è arrivati a 25 centesimi, ovvero al triplo. Secondo l'ipotesi iniziale il taglio delle accise su benzina, gasolio e gpl doveva valere appena un mese, mentre in realtà si arriverà a fine aprile. Per allora Draghi è convinto che il prezzo scenderà. Ma nel caso verrà poi prorogato. La spesa iniziale era di 308 milioni, corrispondenti all'extragettito Iva dell'ultimo trimestre 2021, in questo modo si viaggia attorno al miliardo.

Oltre a questo, come ricorda Today.it, il decreto varato ieri sera introduce una norma a favore dei pendolari prevedendo la possibilità che le imprese private cedano gratuitamente sino a 200 euro di buoni benzina o titoli analoghi destinati all'acquisto di carburanti senza che questi concorrano alla formazione del reddito. Il decreto legge entra in vigore subito, ovvero il giorno stesso o il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Per il caro carburanti sono stati poi stanzianti 195 milioni a favore di agricoltura e pesca con un credito d'imposta pari al 20% della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022. Altri sostegni sono stati previsti per l'autotrasporto: stanziato un fondo da 3-400 milioni per aumentare lo sconto già in essere per questo settore sul gasolio, incrementare gli sconti sui pedaggi e rifinanziare "Marebonus" e "Ferrobonus". 

Per il settore dell’autotrasporto arriva quindi un pacchetto di misure che prevede lo stanziamento di 20 milioni per ridurre il costo dei pedaggi autostradali, una clausola di adeguamento dei contratti in caso di rincari eccessivi e l’esonero dal versamento dei contributi Art (Autorità di regolazione dei trasporti). La clausola di adeguamento al costo del carburante prevede, "sulla base delle variazioni intervenute nel prezzo del gasolio da autotrazione a seguito delle rilevazioni mensili del ministero della Transizione ecologica, l’adeguamento del corrispettivo qualora dette variazioni superino del 2% il valore preso a riferimento al momento della sottoscrizione del contratto stesso o dell'ultimo adeguamento effettuato". Il settore non dovrà versare il contributo dovuto per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

Misure per i pescherecci schiacciati dal caro carburanti

C'è anche un credito d’imposta del 20% della spesa per l’acquisto di gasolio sostenuta dai pescherecci schiacciati dal caro carburanti e spesso costretti nelle ultime settimane a restare nei porti per i costi eccessivi. Ma arriva anche l’autorizzazione a utilizzare il digestato prodotto dagli allevamenti (in particolare bovini) come fertilizzante dei suoli in un’ottica di economia circolare. Soluzione individuata per sostituire i fertilizzanti di sintesi attualmente di difficile reperibilità perché prodotti in buona parte nelle aree coinvolte dalla guerra in Ucraina. Sono due delle principali novità indicate nella bozza di entrata del decreto “taglia prezzi” con cui il Governo punta a sostenere le imprese agricole e della pesca messe in crisi dall’esplosione dei costi produttivi.

Prevista anche la rinegoziazione dei mutui agrari fino a un massimo di 25 anni, assistita dalla garanzia Ismea, e il rifinanziamento (35 milioni per il 2022) del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

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