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Economia

Carige, via libera all'aumento di capitale

Dopo giorni di incertezza, svolta positiva per il destino della banca genovese: ecco i dettagli economici dell'operazione

Dopo giorni di incertezza, arriva finalmente il via libera all’aumento di capitale da 560 milioni per Carige: gli investitori “core”, cioè Malacanza Investimenti, Gabriele Volpi, Aldo Spinelli e Gruppo Cooperative Liguria, si sono impegnati a sottoscrivere l’operazione, e a garantire dunque la salvezza della banca grazie anche alla costituzione di un consorzio di garanzia composto da Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays.

Nel comunicato diffuso prima dell’alba, Carige ha comunicato che la delibera sull’aumento di capitale in opzione comporta 3 fattori principali:

- l’emissione di 49.810.870.500 nuove azioni ordinarie, prive di indicazioni del valore nominale, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio della banca;

- stabilire il rapporto di opzione in 60 nuove azioni per ogni azione ordinaria e/o di risparmio posseduta;

- fissare a 0,01 centesimi di euro il prezzo di ogni nuova azione ordinaria.

Il controvalore massimo dell'aumento di capitale in opzione, fa sapere Carige, sarà dunque di  498.108.705 euro. La società intende iniziare il periodo di esercizio dei diritti di opzione mercoledì 22 novembre e terminarlo mercoledì 6 dicembre 2017, chiedendo deroga rispetto al calendario di Borsa, che in questo caso indicherebbe lunedì 27 novembre come data di inizio per l’esercizio dei diritti di opzione.

L'avvio dell’aumento di capitale, conclude Carige, è subordinato all'approvazione da parte di Consob del prospetto informativo relativo e all'ammissione a quotazione delle azioni di nuova emissione.

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