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Economia

Balneari, la Regione chiede una legge quadro sul settore

Approvato all’unanimità l'ordine del giorno che impegna il presidente Burlando e l'assessore al Turismo Berlangieri a organizzare un'iniziativa comune Stato-Regioni per ottenere una deroga alla direttiva servizi o il riconoscimento degli investimenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Questa mattina, giovedì 26 aprile 2012, il consiglio regionale ha approvato all’unanimità l'ordine del giorno che impegna il presidente Burlando e l'assessore al Turismo Berlangieri a organizzare un'iniziativa comune Stato-Regioni per ottenere in sede europea una deroga alla direttiva servizi balneari o, in alternativa, ottenere il riconoscimento in sede di gara degli investimenti effettuati dai concessionari. Si chiede inoltre l'emanazione di una legge nazionale quadro che contenga misure di salvaguardia delle imprese balneari esistenti e regoli, in maniera chiara e definitiva, il settore delle concessioni demaniali marittime.

«Già approvato dalle commissioni Attività produttive e Ambiente – dice Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – l'odg rappresenta un passo fondamentale da parte della Regione Liguria per la salvaguardia e il rilancio delle circa mille imprese liguri del settore, che rappresentano una voce importante dell'economia regionale e un tassello essenziale dell'offerta turistica delle nostre coste. Attraverso la Regione gli operatori chiedono al governo una legge quadro che dia regole chiare alle concessioni demaniali marittime e che garantisca la salvaguardia degli investimenti realizzati dagli imprenditori del turismo balneare che, in Italia, dà lavoro a 300 mila addetti diretti e a 1 milione dell'indotto. Senza un provvedimento di questo tipo, si rischia di mandare in fumo le centinaia di migliaia di euro di investimenti fatti negli anni da parte degli operatori del settore e di dare un colpo mortale all'industria del turismo, fiore all'occhiello delle coste liguri».

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