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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bagnasco: "Non deve essere l'alta finanza a guidare il mondo"

Il cardinale Angelo Bagnasco ha incontrato il presidente della Provincia Repetto per gli auguri di inizio 2012, un'occasione per fare il punto a 360 gradi dell'attuale situazione economico-politica

''La buona politica e' l'imprescindibile struttura portante della convivenza e deve tenere in mano le redini democratiche e della responsabilita' delle dinamiche sociali perche' non siano altri soggetti, come l'alta finanza, a determinare i destini dei popoli''.

Sono le parole del cardinale e presidente della Cei Angelo Bagnasco che ha incontrato il presidente della Provincia Alessandro Repetto nel salone di Palazzo Doria Spinola per lo scambio di auguri dle nuovo anno: "L'essenza della politica - ha detto ancora il cardinale - va al di la' di storture e limiti che fanno parte della condizione umana, ma non azzerano il valore intrinseco delle istituzioni per il bene comune. E nel futuro si deve riaffermare l'importanza della dimensione politica nella vita sociale''.

"E' stato un intervento non rituale - ha comunicato la Provincia con una nota -  ma molto concreto e sentito sui temi sociali, del lavoro e dello sviluppo, della politica e delle istituzioni". Il presidente Repetto ha consegnato al cardinale Bagnasco un contributo di 5.000 euro“per le persone, il cui numero sta drammaticamente aumentando, in stato di maggior bisogno, nei confronti delle quali la diocesi è costantemente impegnata.

Ecco le dichiarazioni del presidente Repetto: "Nel 2012 ritornerò alla mia vita di cittadino, perché con la fine del secondo mandato in Provincia termina anche il mio impegno nell’a politica”. Un anno che vedrà a Genova “anche la chiusura di fatto della Provincia democraticamente eletta e l'’inizio di un percorso verso un ente di secondo livello, molto diverso rispetto al passato”. Quasi “un'’abolizione, risultato di una campagna mediatica falsata da grande disinformazione che ha trasformato la Provincia in un ente inutile, la cui soppressione avrebbe risolto i problemi del costo della politica, mentre invece le stesse relazioni parlamentari indicano che a regime i risparmi complessivi nazionali di questa operazione non supereranno i sessantamilioni di euro e un consigliere provinciale costa un decimo di un consigliere regionale”."

Anche il cardinale Bagnasco ha commentato l'imminente abolizione della Provincia: “"Auspico che la nuova situazione della Provincia non faccia venir meno la vicinanza delle istituzioni, l’'attenzione più diretta e immediata ai problemi del territorio che rappresenta un fondamento della buona politica e spero che il vostro bagaglio di competenze, esperienze, professionalità e la vostra attenzione restino costanti laddove queste funzioni si trasferiranno”."

 

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