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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Amt, trattativa sindacale per evitare liquidazione: ecco com'è andata

Prosegue la trattativa tra Amt e i sindacati, urge trovare soluzioni entro i primi di settembre altrimenti per evitare liquidazione si rischia un piano industriale unilaterale

Genova - Giorni decisivi per l’Amt per evitare la liquidazione. «Se entro i primi di settembre azienda e sindacati non troveranno un accordo sul piano industriale per salvare dalla liquidazione Amt, l'azienda di trasporto pubblico a Genova, il Cda e l'azionista Comune saranno costretti a un piano industriale unilaterale». Queste le parole del presidente dell’azienda Livio Ravera e dell’assessore al Traffico del Comune Anna Maria Dagnino.

Ieri è infatti proseguita la trattativa sindacale tra Amt e i rappresentanti dei lavoratori sul piano di riequilibrio economico aziendale. Si è trattato della terza riunione ufficiale sul tema, nel corso delle quali le parti si sono confrontate su una serie di proposte provenienti da entrambe, con l’obiettivo di trovare in tempi brevi soluzioni che possano mettere in sicurezza l’azienda nel 2012, mediante il recupero di circa 5 milioni di euro sui costi.  Su alcuni punti strategici si sono registrate intese di fondo, mentre  su altri aspetti legati al riequilibrio economico e incentrati su interventi relativi all’organizzazione del lavoro non si è ancora potuto trovare accordi sufficienti a raggiungere l’obiettivo indicato.

Tra i punti di non incontro, i contratti di solidarietà per 500 dipendenti amministrativi proposti dall'azienda per due anni, a cui i sindacati replicano chiedendo la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti, compresi gli autisti, una proposta che secondo Ravera è “impercorribile a causa delle scoperture di servizio che provocherebbe''.

Il tavolo aperto con le organizzazioni sindacali si inquadra in una serie di interventi di riduzione dei costi in parte già attuati dall'azienda e in  parte già in corso di attuazione che hanno consentito di contenere le previsioni di perdita a fine anno in circa 21 milioni di euro (5,5 dei quali già ripianati dall’ Azionista Comune di Genova) rispetto alla previsione iniziale di circa 35 milioni di perdita (dovuti alla riduzione per circa 20 milioni dei finanziamenti pubblici e da incrementi di costo sul gasolio, sulle assicurazioni e sugli affitti delle rimesse, oltre che sulla varie voci di costo soggette ad inflazione).

L’azienda comunica che è «in corso di semplificazione l’organizzazione della struttura di vertice aziendale. Sono state già ridotte le posizioni dirigenziali di due unità, con l’uscita senza sostituzione di due posizioni di Vice Direttore Generale, portando i dirigenti da 14 a 12  A breve un’ulteriore fase di riorganizzazione porterà ad un ulteriore semplificazione delle posizioni manageriali (il provvedimento interesserà almeno 20 posizioni). E’ stata realizzata inoltre una forte riduzione di acquisti di beni e forniture di servizi, anche internalizzando attività precedentemente appaltate a terzi come i servizi di portierato (sorveglianza rimesse e Direzione) che verranno rimpiazzati a breve da telecamere o parte dei servizi di manovra nelle rimesse per un volume di circa 20.000 ore di lavoro (400.000 euro). Infine i dirigenti Amt hanno dichiarato di rinunciare volontariamente alla loro quota di retribuzione variabile (derivante dal Contratto Nazionale di Lavoro)  per il 2012.

Prosegue anche la riorganizzazione del parco delle vetture e moto aziendali di servizio  a noleggio che grazie alla centralizzazione della gestione sotto la Direzione Affari Generali  sono state ridotte  di 30 unità, con un risparmio di più di quasi 100.000 euro/anno. A breve le rimanti 26 auto aziendali verranno ancora ridimensionate del 30% (risparmio circa 20.000 euro).

La trattativa in ogni caso proseguirà nei prossimi giorni.

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