Ancora brutte notizie sul fronte Amiu, confermate in mattinata dal presidente Marco Castagna durante una commissione comunale sulla tanto contestata aggregazione Amiu-Iren.

Stando a quanto annunciato da Castagna, infatti, le banche avrebbero «sospeso l’erogazione dei fidi ad Amiu», fondi senza i quali i lavori di messa in sicurezza della discarica di Scarpino rischierebbero di fermarsi. Castagna ha inoltre sottolineato la necessità da parte dell’azienda di mettere in atto tutte le strategie possibili per recuperare i 55 milioni di euro sborsati tra il 2015 e il 2016 per smaltire i rifiuti fuori Regione.

Impossibile, ha spiegato il presidente di Amiu, che il consiglio di amministrazione aspetti luglio, e un eventuale equilibrio di bilancio, senza prendere prima decisioni a garanzia del credito vantato nei confronti del Comune. Senza aggregazione, o soluzioni alternative, Amiu si riserva dunque di agire di conseguenza a tutela dell’azienda. 

Non solo: al momento, e in mancanza di fondi, Amiu ha confermato di essere costretta a declinare ogni impegno di spesa, e dunque a stoppare eventuali interventi, compresi quelli per la messa in sicurezza di Scarpino, come ha confermato anche Ilaria Gavuglia, membro del collegio sindacale dell’azienda, che ha definito la situazione «grave e urgente».

La questione dunque torna adesso nelle mani della giunta Doria, che ha ribadito che al momento la fusione resta l'unica soluzione percorribile, e del consiglio Comunale, con il primo che dovrà decidere se (ma a questo punto pare ormai scontato il "quando") riportare in aula la delibera sull’aggregazione e il secondo che dovrà, in caso contrario, fare i conti con il paventato aumento della Tari, unica soluzione alternativa in gradi di far rientrare Amiu dei costi sostenuti.