Testaieu, un piatto povero diventato gourmet
Farina, acqua e sale sono tutto quel che occorre per preparare questo piatto forse non troppo conosciuto ma molto gustoso
Forse non tutti conoscono questo piatto della tradizione genovese e diffuso principalmente in Val Graveglia, nell'entroterra di Chiavari, Lavagna e Sestri Levante.
I testaieu fanno parte della cucina "povera" ligure, riscoperta e valorizzata come piatto tradizionale.
Per prepararli occorrono solo tre ingredienti: farina, acqua e sale.
Per quattro persone è consigliata la dose di 300 g di farina, acqua e 4 pizzichi di sale.
Tradizionalmente per cuocere i testaieu vengono usati i "testetti", ciotole di terracotta precedentemente arroventate su fuoco a legna. Ma in alternativa gli ingredienti, dopo essere stati mischiati cercando di ottenere un impasto fluido, vengono versati un mestolo alla volta in una padella oleata. Occorre cuocere su entrambi i lati, un po' come se si trattasse di una crepe.
In genere vengono conditi con il pesto, oppure con olio e formaggio, o olio e aglio.
Si possono anche preparare con farina di castagne.
Per chi è curioso di provare questa specialità, si ricorda la sagra che si tiene ogni anno a Cogorno.