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Mercoledì, 24 Aprile 2024

La ricetta della Sbïra, la minestra genovese degli... "sbirri"

Era la zuppa delle guardie carcerarie, ma anche quella dei condannati a morte

  • Categoria

    Primo
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    1 ora e mezza
  • Dosi

    4 persone
  • trippa
  • alloro
  • sedano
  • carota
  • pane abbrustolito o raffermo
  • Grana grattugiato
  • sale
  • pepe

Procedimento

Tagliare la trippa a listarelle, tritare le verdure con l'alloro e far rosolare in padella con burro e olio (ma si può adottare anche la versione meno calorica, con solo olio), sale e pepe.

Man mano che il preparato soffrigge, aggiungere acqua con un mestolo in modo da formare il brodo. Far cuocere per circa un'ora, grattugiare il formaggio e guarnire alla fine con pane raffermo.

Questa era la versione più "semplice" della ricetta, ma ne esistono anche altre con funghi, cipolle, lardo, vino e sugo di carne (come quello dell'arrosto) per rendere la zuppa più saporita.

La ricetta

Chi conosce la "Sbira" a Genova conosce anche l'origine del termine "sbirro": questo piatto tipico, infatti, risale al 1479, quando dall'oratorio di Sant'Antonio, detto dei Birri, uscivano quelli che di mestiere avrebbero fatto la guardia carceraria. Soprannominati dunque sbirri.

E cosa mangiavano gli sbirri in servizio? Un piatto povero (lo stesso che veniva somministrato ai condannati a morte) ma allo stesso tempo caldo e ipercalorico, l'ideale per faticare al freddo. Con il passare del tempo, questa zuppa a base di trippa è stata soprannominata Sbira, dal nome dei principali consumatori di questo pasto.

Photo credit: Instagram@kenjyan

Chi conosce la "Sbira" a Genova conosce anche l'origine del termine "sbirro": questo piatto tipico, infatti, risale al 1479, quando dall'oratorio di Sant'Antonio, detto dei Birri, uscivano quelli che di mestiere avrebbero fatto la guardia carceraria. Soprannominati dunque sbirri.

E cosa mangiavano gli sbirri in servizio? Un piatto povero (lo stesso che veniva somministrato ai condannati a morte) ma allo stesso tempo caldo e ipercalorico, l'ideale per faticare al freddo. Con il passare del tempo, questa zuppa a base di trippa è stata soprannominata Sbira, dal nome dei principali consumatori di questo pasto.

Photo credit: Instagram@kenjyan

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