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Cucina

Frisceu de leituga, ricetta e storia delle frittelle di san Giuseppe

A chiunque entrasse nella bottega il 19 marzo i falegnami offrivano frittelle, tra le quali si nascondeva uno scherzo: una delle frittelle era infatti ripiena di ovatta e segatura e faceva vincere il “premio” al malcapitato di offrire da bere a tutta la compagnia

Oltre alle tipiche frittelle dolci della cucina ligure, un’altra ricetta tradizionale dedicata alla Festa di San Giuseppe sono le frittelle di lattuga, più comunemente conosciute come frisceu. Era abitudine tra i falegnami, di cui San Giuseppe è il patrono, riordinare la bottega il 19 marzo per invitare amici e clienti più affezionati e condividere con loro un momento di convivialità, offrendo frisceu e un buon bicchiere di vino sfuso. A chiunque entrasse nella bottega il falegname offriva sia frittelle dolci che frisceu de leituga (frittelle di lattuga), tra le quali si nascondeva uno scherzo: una delle frittelle era infatti ripiena di ovatta e segatura e faceva vincere il “premio” al malcapitato di offrire da bere a tutta la compagnia. Ecco gli ingredienti e i passaggi di questa tipica ricetta ligure (in questo caso senza segatura o ovatta, starà a voi aggiungere un tocco personale), tratta dal libro “La cucina regionale italiana in oltre 5000 ricette” di Alessandro Molinari Pradelli (Newton Compton Editori).

Ingredienti

  • g 500 di farina
  • 4 uova
  • g 25 di lievito di birra
  • un cespo di lattuga
  • olio extra vergine di oliva
  • sale

Istruzioni 

  • In una ciotola versate la farina, poi aggiungete il lievito di birra, precedentemente stemperato in acqua tiepida, quindi le uova: regolate di sale e mescolate con cura.
  • Lasciate riposare la pastella almeno tre ore, il tempo di lievitare.
  • Lavate bene la lattuga sotto un getto di acqua corrente, poi sgrondatela e tagliatela a listarelle sottili; queste, unitele alla pastella, mescolate ancora, e tuffatele in padella, un cucchiaio alla volta, nell'olio bollente.
  • Appena dorate toglietele con la schiumarola, asciugatele in carta assorbente e servitele calde, spolverizzate di sale.
  • Varianti
  • A seconda della stagione - frittelle per tutto l'anno - si usavano altre verdure, pesci e frutta, come cardo, cavolfiore, cipolla, borragine e foglie di salvia, pezzetti di baccalà, stoccafisso e bianchetti, mela e zibibbo: tanto per citare i più consueti.

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