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Cronaca

Zed e Hira tornano con il padrone: canile e animalisti insorgono

I due pitbull al centro di una vera e propria "battaglia per la custodia" sono stati riconsegnati dopo un provvedimento di dissequestro del giudice. Ma per il Movimento animalista e i volontari che li hanno accuditi è una decisione «irresponsabile»

Alla fine sono stati riconsegnati: Zed e Hira, i due pitbull da qualche settimana al centro di una vera e propria “battaglia per la custodia”, tornano a casa, la stessa in cui erano stati sequestrati per le scarse condizioni igieniche in cui erano tenuti e per la segnalazione su presunti maltrattamenti cui erano sottoposti. A decidere per il dissequestro è stato il pubblico ministero incaricato del caso, che dato ragione al padrone, un giovane residente in centro storico, e al suo avvocato, disponendo che i volontari del canile restituissero i due animali nonostante il parere contrario dell’Oipa e del veterinario.

Il padrone di Zed, anziano pitbull grigio affetto da diverse problematiche di salute, e di Hira, stessa razza ma più giovane, era arrivato al canile già venerdì, deciso a riprenderli, ma si era scontrato con il certificato emesso dal veterinario, che a Zed ha diagnosticato una gastroenterite. Meno di 24 ore dopo il nuovo tentativo, questa volta andato a buon fine: «Non ci è stato presentato alcun documento né ordinanza - hanno sottolineato però i volontari - I due cani, di cui uno, Hira, privo di microchip, hanno lasciato il canile, una struttura pubblica, senza che l’avvocato abbia mostrato un permesso, una minima autorizzazione, andando contro al certificato del veterinario che chiedeva di trattenere Zed in canile per accertamenti sulla sua salute. Di fatto è una violazione penale, e abbiamo intenzione di agire il prima possibile di conseguenza».

La storia di Zed e Hira

Il caso Zed e Hira era scoppiato a metà luglio, quando le guardie zoofile dell’Oipa erano intervenute nell’appartamento di Sarzano in cui il giovane vive con la madre per una segnalazione proveniente da un residente: «Non solo io, ma tutto il vicinato sentiva il cane più anziano abbaiare per ore, a volte tutto il giorno e tutta la notte, e una voce di donna urlargli contro, insultarlo, minacciare di abbandonarlo e augurargli la morte - conferma a Genova Today la persona che ha fatto la segnalazione, e che preferisce restare anonima per motivi precauzionali - E poi colpi, rumori che sembravano inequivocabilmente botte, seguiti da guaiti e lamenti». 

All’arrivo nell’appartamento del centro storico, gli operatori dell’Oipa avevano trovato una situazione preoccupante: scarsissime condizioni igieniche, stanze stipate sino all’inverosimile di mobili e oggetti, e i due cani affetti da diverse patologie. Zed, il più anziano, con una semi-paralisi alle zampe posteriori e piaghe da decubito causate dalle deiezioni non lavate; Hira, la più giovane, con una grave mastite non curata, infestazione da pulci e diversi altri disturbi legati alle condizioni in cui veniva tenuta. 

Inevitabile, sulla base delle condizioni oggettive dell'appartamento e degli animali, il sequestro, ma alcuni residenti del quartiere erano intervenuti in supporto del giovane padrone organizzando una raccolta firme per chiedere la restituzione di Zed e Hira. Una vera e propria levata di scudi per difendere un giovane «sicuramente con molti problemi, che si trova in difficili condizioni economiche - avevano ammesso sempre a Genova Today alcuni conoscenti - ma che ha sempre voluto bene ai suoi animali, al punto da arrivare a non mangiare lui per dare da mangiare a loro, portava in braccio il più anziano a fare i bisogni perché non riusciva a muoversi». Il problema, per volontari e animalisti, è che pur ammettendo l'attaccamento e la devozione ai due animali, il giovane non sarebbe in grado di provvedere ai loro bisogni e alle loro esigenze. 

Il tribunale dispone il dissequestro: «Decisione irresponsabile» 

L’intervento dell’avvocato, e la decisione del pubblico ministero, hanno ribaltato la situazione: nonostante l’impegno dei volontari del canile, che si sono occupati di accudire e somministrare le terapie a entrambi i cani e di acquistare un carrellino per Zed per consentirgli di muoversi, e  nonostante il rapido miglioramento delle loro condizioni di salute, il magistrato ha stabilito che fossero restituiti al padrone, cosa che è avvenuta sabato mattina.

Il padrone ha promesso di provvedere al chip di Hira entro 15 giorni, assicurando l'intenzione di migliore le condizioni in cui entrambi gli animali sono tenuti, ma i volontari, come detto, hanno già annunciato l’intenzione di ricorrere contro il provvedimento, e anche il Movimento Animalista si è unito alla protesta: «Ci dissociamo dalla decisione della Magistratura inerente il dissequestro e la conseguente restituzione di due cani sottratti da un'abitazione del centro storico di Genova - ha fatto sapere Fabio Parodi, responsabile regionale del Movimento Animalista Liguria - A seguito di intervento delle Guardie Zoofile la drammatica situazione che si è rivelata è stata quella di due cani detenuti in condizioni pessime ed assolutamente inaccettabili da un punto di vista etico ed etologico.

«L'animale più anziano presentava una paralisi alle zampe posteriori, subiva insulti e grida da parte dei "proprietari" ed era costretto a vivere nei propri escrementi in evidente stato di terrore emotivo. L'altro caneversava in precarie condizioni di salute, denutrito e ricoperto di parassiti - prosegue la nota ufficiale - Il lieto fine pareva essere alle porte sino a quando, lo scorso 3 agosto, è arrivata la pronuncia della Magistratura: dissequestro e pedissequa restituzione degli animali ai "legittimi proprietari". Il Movimento Animalista Liguria compirà tutto quanto necessario per poter tutelare i diritti dei due animali così come da leggi vigenti in materia. Mal si comprende come a fronte di tale evidente stato di incuria sofferenza dei due animali si possa essere giunti ad un epilogo di questo tipo».

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