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Cronaca

YouPol, l'app della polizia anti spaccio e bulli disponibile ora anche per i sordomuti

L'applicazione è stata migliorata per consentire anche a persone con disabilità uditive di utilizzarla facilmente per segnalare episodi o emergenze

L’applicazione YouPol della Polizia di Stato, pensata per consentire di segnalare episodi di bullismo e spaccio anche attraverso lo smartphone, diventa più facilmente utilizzabile anche da parte di persone con disabilità uditive. 

YouPol, come funziona l'app della polizia

Un nuovo aggiornamento dell’app consente infatti di selezionare la configurazione  “non udenti”, che fornisce all’operatore della centrale (in funzione 24 ore su 24) che prende in carico la segnalazione un’informazione immediata sulla particolarità della richiesta, proveniente da una persona sorda e che necessita quindi di un supporto specifico: «L’applicazione funziona già da un anno, ed è nata per segnalare situazioni di spaccio e bullismo - spiega Alessandro Bucci, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Genova - Spesso viene utilizzata, in forma anonima o meno, anche per segnalare situazioni che necessitano del nostro intervento. Siamo quindi contenti di presentare l’applicativo anche alle persone sorde, che hanno certamente maggiori difficoltà, in situazioni di emergenza soprattutto, a comunicare con le forze dell’ordine».

YouPol disponibile anche per sordomuti

Prima di YouPol, le richieste di aiuto da parte di persone affette da disabilità uditive arrivavano attraverso il servizio Sos Sordi (sempre via app), sospeso però per ragioni di privacy. L’estensione di YouPol è dunque stata provvidenziale, come conferma Simone Lanari, presidente dell’Ente Nazionale Sordi di Genova: «Questo servizio è molto utile ai sordi per poter comunicare, per avvisare se ci si trova in situazioni di emergenza di qualsiasi tipo. In questo modo non dobbiamo chiedere a qualcuno di chiamare al posto nostro, possiamo fare noi direttamente la segnalazione, proprio come tutti gli altri».

L’utilità della tecnologia e di servizi come YouPol nella vita di tutti i giorni è già stata dimostrata: «Nell’estate del 2017 in piazza delle Erbe si è verificata una rissa - racconta Lanari, supportato dall’interprete Massimiliano Brondo - Alcune persone hanno iniziato a lanciarsi bottiglie, tra loro c’era anche un gruppetto di persone sorde che hanno iniziato a preoccuparsi. Uno di loro ha usato il servizio Sos Sordi, e nel giro di pochi minuti sono arrivate 10 macchina della polizia in supporto e hanno riportato la calma e l’ordine».

L’app versione originale era entrata in funzione a Genova a febbraio, e anche i genovesi hanno dimostrato di apprezzare il servizio: nei primi mesi di utilizzo sono arrivate 357 segnalazioni all’apposita Centrale Operativa, sia da persone registrate sia in forma anonima (con una proporzione del 50 e 50). 

I numeri di YouPol a Genova

«YouPol ha dato buoni risultati - conferma la dirigente Bucci - sono arrivate circa 280 segnalazioni in merito allo spaccio, una cinquantina riguardanti bullismo e un’altra trentina di segnalazioni relativi ad altri fatti presi ugualmente in considerazione perché episodi di reato. Speriamo che i cittadini la utilizzino con sempre più frequenza».

L’applicazione si basa su un sistema di geolocalizzazione che consente di individuare immediatamente il luogo da cui proviene o dove è necessario l’intervento, ed è disponibile sia su Apple store sia su Play store. Sui profili social della Polizia di Stato è presente un video-comunicato nella Lingua dei Segni Italiana (LIS), realizzato da personale sordo dell’associazione “Emergenza Sordi APS”, in cui viene illustrato il funzionamento di YouPol alle persone sorde.

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