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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Voltri

Voltri, lungomare dissestato e incidenti, Utri Mare: "Chiederemo di chiuderlo, la manutenzione ordinaria non basta più"

Il 3 settembre una donna è caduta ed è stata inviata richiesta danni al Comune, che ha invitato l'infortunata a rivolgersi al consorzio delle associazioni che si affacciano sul lungomare. Ma Utri Mare non ci sta: "Noi ci occupiamo solo della manutenzione ordinaria, la passeggiata è pericolosa e da rifare, piuttosto è meglio chiuderla"

Il lungomare di Voltri è dissestato, e il consorzio Utri Mare lancia un grido di allarme per la gestione diventata decisamente complicata. La passeggiata Roberto Bruzzone, inaugurata nel 2008, ha subito diverse mareggiate (tra cui quella distruttiva del 2018 che l'aveva resa inagibile) e il salino con gli anni ha piegato gli assi di legno a tal punto che la pavimentazione è costantemente sconnessa.

Due infortuni in una settimana

Non manca chi, inciampando, si fa male: sono almeno due i casi da inizio mese, sabato scorso e anche il 3 settembre, quando una signora cadendo si è infortunata e ha chiesto i danni al Comune. Il quale però ha invitato la donna a rivolgersi a Utri Mare, poiché è il consorzio a occuparsi della manutenzione della passeggiata. Ma i soci non ci stanno, e minacciano di chiedere la chiusura del lungomare in mancanza di un intervento più sostanzioso da parte dell'amministrazione.

"La manutenzione ordinaria spetta a Utri Mare - spiega a GenovaToday Marco Durante, presidente del consorzio che riunisce le associazioni che si affacciano sulla passeggiata - ma gli interventi straordinari al Comune. Noi raduniamo una serie di volontari, per lo più anziani, che non possono restaurare da capo una struttura pesantemente dissestata. Questa è già la seconda richiesta danni che ci arriva in poco tempo". Si tratta dunque di capire di quale intervento abbia bisogno il lungomare.

La passeggiata Roberto Bruzzone di Voltri dissestata

La perizia: "Non basta più solo la manutenzione ordinaria"

Per comprenderlo, Utri Mare si è affidata a un geometra che ha analizzato la passeggiata: "Con le mareggiate - spiega nella sua relazione Domenico Bozzano - la struttura di fondazione è stata messa a nudo, con i relativi problemi di una struttura esposta ancor più alle avversità del mare, ma soprattutto il moto ondoso e l'erosione hanno svuotato la porzione sottostante la passeggiata e le onde delle mareggiate hanno sollevato l'orditura lignea e le doghe funzionali al calpestio dei passanti".

Insomma, "per quanto impegno si possa dedicare alla ordinaria manutenzione delle doghe, non trovano più un valido ancoraggio nella struttura sottostante, sicché al solo calpestio le viti fuoriescono e lasciano libere le doghe di sollevarsi e rendere molto pericoloso il transito pedonale. Quindi il problema oggi è di natura straordinaria". Per il geometra il legno andrebbe sostituito per quasi l'intera lunghezza della passeggiata (magari con una tipologia più resistente), ma non solo: "Non si tratta più di una manutenzione ordinaria, ma va ricostruita l'orditura che supporta le doghe".

Utri Mare: "Meglio chiudere prima che gli infortuni aumentino"

"Noi siamo assicurati, ma è questione di principio - spiega Durante - la passeggiata è in evidente situazione di sofferenza e va eseguito un restyling profondo dal Comune, non bastano più solo i nostri interventi di manutenzione ordinaria. Se la situazione non cambia, piuttosto chiederò ufficialmente la chiusura del lungomare prima che qualcuno si faccia male in modo ancor più grave. Non ho esitato a rivolgermi anche alla Procura della Repubblica".

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