Nascono i "muri d'espressione": spazio alla street art
Le opere resteranno per un mese e saranno legali, poi l'area tornerà a disposizione di chiunque voglia disegnare
Come una grande tela a disposizione di tutti, che ogni mese si rinnova con scritte e colori di mani diverse. L'obiettivo è utilizzare spazi cittadini facendo street art legalmente. Nascono così i "muri di libera espressione" da un'idea di Drina A12 e Giugol, noti muralisti genovesi, in collaborazione con il municipio VII Ponente (Voltri, Pra', Pegli) e il Consorzio Pianacci.
I muri di libera espressione sono spazi delimitati e riconoscibili destinati all'arte libera, nei quali, chiunque, può esprimere il proprio talento artistico.
"Questo progetto nasce da una rilevante esigenza di trovare sul territorio di ponente, muri su cui poter liberare la creatività - spiega Drina A12 - crediamo sia doveroso dare ai nostri giovani la possibilità di poter agire legalmente in luoghi deputati per farlo perchè il contrasto al vandalismo non può e non deve essere solo repressivo ma un percorso dialogato con la controparte, fornendo gli strumenti adeguati e dando agli artisti la possibilità di agire in modalità legale".
La buona pratica dei muri di libera espressione è stata già dottata da altre città italiane come Torino, Milano e Bologna. "Chiunque fruirà l'area concessa avrà cura di lasciare il sito cosi cosi come l'ha trovato - continua l'artista - i disegni non dovranno essere offensivi in nessun caso e chiunque verrà trovato a scrivere frasi razziste, politiche e quant'altro sarà allontanato dai muri".
Non si tratterà di opere permanenti, i muri funzioneranno da sfogatoio artistico: dopo un mese l'area sarà nuovamente a disposizione di chiunque voglia disegnare.