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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il mondo della musica piange Vittorio De Scalzi: "Maestro, ci mancherai"

Tanti i messaggi di cordoglio sui social, da Renato Zero ai Pooh e poi Michele Zarrillo, Shel Shapiro, Rita Pavone, i Nomadi, il Banco del Mutuo Soccorso e l'Equipe 84

Il mondo della musica e dello spettacolo piange Vittorio De Scalzi. Tantissimi sono infatti i messaggi di cordoglio che rimbalzano sui social domenica 24 luglio 2022. Il fondatore dei New Trolls, cantante, compositore e polistrumentista genovese, è morto all'età di 72 anni, era stato colpito da una fibrosi polmonare un mese dopo essere guarito dal covid.

Addio a Vittorio De Scalzi, è morto il fondatore dei New Trolls

Lo ricorda con un video Renato Zero che su Facebook scrive: "Genova e l’Italia intera piangono la scomparsa di Vittorio De Scalzi, musicista ed interprete di prima grandezza. Io sono qui dalle 4:30 di oggi, che respiro un vuoto assoluto, di una perdita per me profonda ed incolmabile. Quello che tenterò di fare per Vittorio, è adoperarmi, affinché non vengano dimenticati, i suoi talenti e la sua lealtà nei confronti della musica e di chi lo ha amato profondamente come me. Vi chiedo una preghiera per lui".

Anche i Pooh gli hanno reso omaggio con i vari componenti. Red Canzian lo definisce "un bravo musicista e un caro amico. Avevamo fatto, qualche anno fa, un concerto di Natale insieme, all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Treviso, e anche in quell’occasione avevo apprezzato la sua bravura e il suo animo dolce; un'altra persona per bene del nostro ambiente che ci lascia, un'altra vittima di questa crudele pandemia. Ciao amico mio, buon viaggio verso la tua Aldebaran". Dodi Battaglia aggiunge: "Con i New Trolls e il suo grande talento ha animato quegli anni pieni di energia nei quali tutti noi seguivamo con entusiasmo e determinazione la strada che la musica ci indicava. Era un mondo completamente nuovo fatto di suoni, di idee da trasmettere agli altri giovani ed al mondo. Buon viaggio Vittorio" e infine Roby Facchinetti: "I New Trolls sono nati negli anni '60 come i Pooh, e sono tanti i ricordi che ci legano a loro. Abbiamo sempre avuto un profondo rispetto reciproco sia musicalmente che umanamente. Chiamai Vittorio al telefono, dopo che aveva superato miracolosamente il covid, e durante la nostra lunga chiacchierata, mi raccontò quanto fosse ancora viva in lui la voglia di fare musica. Sono convintissimo che da lassù continuerà a fare musica come ha sempre fatto nel corso della sua vita, con sensibilità, passione e talento vero. Buon viaggio, riposa in pace".

E poi Maurizio Vandelli, membro storico e voce leader dell'Equipe 84: "Un altro amico, un altro grande musicista che mi e ci mancherà. Ciao Vittorio"; Michele Zarrilo aggiunge: "Mancherai a tutti quelli che credono ancora nella musica, quella che tu ci hai insegnato e comunicato con tutto l’amore e la passione che possiedono solo i grandi maestri di vita e i grandi artisti" e ancora Shel Shapiro: "Vittorio è stato uno dei pochissimi veri grandi creativi musicisti della mia generazione, cioè quella dei 'complessi'. E per di più cantava da Dio. Abbiamo lavorato insieme per qualche mese realizzando il disco del Concerto Grosso 'The Seven Seasons'. È stato un lavoro bellissimo ed è un ricordo indelebile sia umanamente che professionalmente. Vittorio e io ci siamo trovati subito, con totale fiducia l’uno nell’altro, cosa davvero rara. Mi mancherà tantissimo".

Messaggi sono arrivati anche dagli Homo Sapiens, storico gruppo attivo negli anni '70, Rita Pavone che lo ricorda come "amico", i Nomadi con Beppe Carletti che scrive: "Ci saluta un altro grande artista, ciao Vittorio, salutaci le stelle", I Meganoidi e infine Vittorio Nocenzi, fondatore del gruppo Banco del Mutuo Soccorso che ha scritto un lungo e appassionato post con i suoi ricordi personali sulla pagina della band, che riportiamo di seguito.

"Caro Vittorio, mentre te ne vai non posso non pensare alle notti d’estate a Riccione negli anni ‘70, quando uscire per mangiare qualcosa significava sicuramente incontrare altri musicisti che, come me, avevano appena finito di tenere un concerto da qualche parte della riviera romagnola. E spesso ci si incontrava così, belle pianure sterminate delle nostre aspettative, tutti arruolati in quella generazione senza generali in capo che coesa marciava verso il futuro, con la certezza che la poesia della musica avrebbe contribuito a migliorare le cose per tutti. Ricordare la tua energia nel vivere è facile, perché ti risultava semplice essere sempre fra i protagonisti, perché lo eri naturalmente. In questo momento così triste non è un caso che di te mi viene in mente, invece che i ricordi delle cose importanti fra le tante che hai creato col tuo talento, mi torna in mente, dicevo, una barzelletta che tu mi raccontasti in una di quelle notti romagnole, e le risate giganti che ci facemmo insieme. Non me la ricordo con esattezza, ma aveva per oggetto le raccoglitrici di olive liguri. Sei stato un polistrumentista formidabile, ed un compositore acuto e mai banale. Che tu possa tenere grandi concerti, come hai sempre fatto, anche negli spazi dove ora stai andando in tournée. Sono sicuro che anche là raccoglierai un mare di applausi. Mi piace salutarti con questo pensiero di Fernando Pessoa che mi gira in testa da qualche giorno: 'Alla fine delle cose restano tre certezze: la prima è che stiamo sempre incominciando; la seconda è che abbiamo bisogno di continuare; la terza che saremo interroti prima di finire. Allora bisogna fare dell’interruzione l’inizio di un nuovo cammino, della caduta un passo di danza, della paura una scala, del sogno un ponte e del bisogno un nuovo incontro'. Penso che tu ne sarai sicuramente capace".

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