Villa Ines, telecamere vicino centro migranti
Votato da maggioranza ordine del giorno sulla casa di accoglienza in Val Bisagno
Con ventuno voti favorevoli e nove contrati, il consiglio comunale di martedì 14 maggio ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a installare telecamere di videosorveglianza e attivarsi presso la questura e la prefettura per attivare speciali controlli nel quartiere di Struppa.
La richiesta è stata avanzata dalla maggiornanza ( (Lega, Forza Italia, Direzione Italia, Fratelli d’Italia e Vince Genova), che vuole monitorare la situazione attorno a villa Ines, centro di accoglienza di richiedenti asilo dove recentemente sono stati ricollocati cinquanta migranti.
All’ordine del giorno Pd, Lista Crivello e Chiamami Genova hanno votato no, mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto. Le ulteriori misure di sicurezza, secondo il documento, sono giustificati dalla “necessità di assicurare massima attenzione alla zona e per la preoccupazione della cittadinanza residente, nonché a garanzia degli stessi ospiti di villa Ines”.
Si chiede inoltre alla giunta di “farsi promotrice con gli organi competenti di governo affinché venga garantita una sorveglianza 24 ore su 24 presso i Cas, misura oggi non prevista dal regolamento comunale”. L’arrivo a Villa Ines era stato posticipato di un giorno rispetto a quanto previsto a causa di una manifestazione di protesta cui avevano preso parte anche esponenti della Lega.
La sera dopo, il 7 maggio, don Giacomo Martino aveva organizzato un’assemblea pubblica per parlare con i residenti. E proprio il responsabile dell’Ufficio Migrantes della Curia, è stato pesantemente insultato sulla pagina Facebook della sezione genovese di Azione Frontale per la sua attività che coinsiste nell'ospitare, sistemare e gestire i richiedenti asilo che arrivano sul territorio genovese.
