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Cronaca vico del dragone

Vico del Dragone, nel cantiere spunta l’antica cinta muraria. E i lavori si bloccano

Iniziati nell'aprile del 2015 per realizzare 12 nuovi alloggi di edilizia popolare, i lavori sono fermi dopo il rinvenimento di un tratto di antico muro vincolato dalla Soprintendenza

Un cantiere aperto per mesi nel cuore del centro storico, a pochi passi da Porta Soprana e Sarzano, con l’impresa impossibilitata a entrarvi per terminare i lavori entro la data fissata al momento dell’assegnazione: succede in vico del Dragone, dove l’intervento iniziato ad aprile 2015 per realizzare 12 nuovi alloggi di edilizia residenziale è stato bloccato dalla Soprintendenza per il rinvenimento di un antico muro di interesse storico.

Ad approfondire la questione sono stati alcun consiglieri del Municipio Centro Est, che hanno raccolto le lamentele dei proprietari dei fondi che si affacciano su vico Dragone per lo stato in cui versa il cantiere: la durate dei lavori era fissata a 540 giorni, con chiusura ad agosto 2018, che un primo ritardo ha fatto slittare a dicembre 2018. Un recente sopralluogo ha però confermato i timori dei residenti: tutto fermo e cantiere pressoché abbandonato, eccezion fatta per un paio di operai.

Colpa di una serie di problematiche incontrate dall’impresa negli ultimi mesi, come confermato da Arte, principalmente legate alla valenza storica dell’area su cui sorge l’edificio, vincolata dalla Soprintendenza. L’azienda ha già fatto richiesta per uno scavo assistito, nominando un'archeologa come assistente agli scavi, e ha dovuto condurre tutte le operazioni di scavo sotto la sua supervisione. Nel corso degli scavi, inoltre, gli operai hanno portato alla luce un tratto di antico muro ritenuto di interesse archeologico dalla Soprintendenza, ed è stato necessario avviare un rilievo e un monitoraggio archeologico che impedisce la demolizione del euro, pena denunce penali.

Il cantiere di vico del Dragone resta aperto, dunque, e la costruzione dei 12 nuovi alloggi subisce un ulteriore rallentamento. Il Municipio ha comunque sollecitato Arte, come confermato da Francesco Caso, consigliere di centrodestra che a fine novembre ha effettuato il secondo sopralluogo chiedendo aggiornamenti sul programma dei lavori: «Vogliamo avere conferma dei tempi - sottolinea - ed è necessario anche verificare la pavimentazione in vico Dragone, che presenta degli avvallamenti molto pericolosi per i residenti». 

Nel frattempo l’azienda titolare del cantiere ha confermato di avere realizzato i bypass di rete elettrica, gas e acqua per limitare i disagi ai residenti, che ormai da oltre un anno e mezzo sono costretti a convivere con una voragine a cielo aperto. 

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