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Cronaca

Viaggio a Dubai a spese della Regione, Toti non svela il costo dell'operazione

Secondo Ferruccio Sansa la Regione avrebbe contattato diverse redazioni, invitando i giornalisti alla presentazione della manifestazione, offrendo volo e pernottamento, e questo potrebbe comportare una violazione dell'indipendenza della stampa ligure

Nel corso della seduta mattutina del consiglio regionale di martedì 8 marzo 2022 Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha presentato due interrogazioni, sottoscritte da tutto il gruppo, a proposito della partecipazione della Regione al Boat Show a Dubai.

Nella prima interrogazione ha chiesto alla giunta l'elenco completo degli invitati, a spese di Regione Liguria, che parteciperà al Boat Show di Dubai e il costo dell'intera operazione. Secondo il consigliere la Regione avrebbe contattato diverse redazioni invitando i giornalisti alla presentazione della manifestazione offrendo volo e pernottamento e questo potrebbe comportare una violazione dell'indipendenza della stampa ligure.

Nella seconda interrogazione Sansa ha chiesto il costo complessivo della campagna 'Road to Dubai. Nautica, la grande bellezza della Liguria'. Il consigliere ha ricordato che la Regione, in collaborazione con il Secolo XIX, ha organizzato presso la sala della Borsa di Genova un convegno dal titolo 'Road to Dubai. Nautica, la grande bellezza della Liguria' per pubblicizzare la presenza della Regione presso il Padiglione Italia all'Expo di Dubai.

Il presidente della giunta con delega alla comunicazione istituzionale Giovanni Toti ha ribattuto che la giunta è impegnata con successo per ridare "un marketing territoriale importante al prodotto turistico e imprenditoriale della Liguria" e ha sottolineato che, in ogni caso, tutti i dati, comprese le delibere della giunta e i bilanci degli enti collegati alla Regione, sono pubblicati e, dunque, a disposizione di tutti i cittadini. Rispetto alla partecipazione della Regione all'Expo di Dubai il presidente ha sottolineato che questa avviene su invito e, dunque, "non ci sono costi a carico dell'amministrazione regionale". Toti ha quindi illustrato i particolari e le finalità del convegno organizzato alla Sala della Borsa e le sue finalità.

Ma la questione non si è esaurita in aula. Alla fine della mattinata, Sansa ha affidato a un post sui suoi profili social alcune considerazioni. Per quanto riguarda GenovaToday, nessun giornalista partirà per Dubai, pur avendo ricevuto l'invito.

"Giovedì alle 14 dall'aeroporto della Malpensa partirà una spedizione di politici e giornalisti liguri - ricorda Sansa -. Destinazione Dubai. Molti di questi giornalisti viaggeranno e saranno ospitati a Dubai con soldi pubblici. Cioè nostri. Oggi abbiamo presentato due interrogazioni a Toti con le seguenti domande:

  1. quanto costerà il viaggio?
  2. quali testate giornalistiche viaggeranno a spese del contribuente e quanto costeranno biglietti e pernottamenti?
  3. chi è stato invitato a spese nostre oltre ai giornalisti?
  4. quanto è costato il convegno organizzato, insieme con una testata giornalistica locale, per lanciare la presenza ligure a Dubai?
  5. quanto è stato speso, aggiungiamo, in pubblicità sulle testate locali per lanciare la presenza della Liguria a Dubai".

"Toti non ci ha risposto. Niente. Non una cifra. "Andate a vedervi le delibere", ha detto - riferisce Sansa -. Peccato che nelle delibere non ci sia scritto il costo del viaggio, del convegno e quali sono le testate che viaggeranno a spese nostre. Noi continueremo in ogni sede e luogo a chiedere che Toti ci risponda. Intanto, però, chiediamo a tutte le testate e agli organi rappresentativi delle categorie giornalistiche di fornirci i chiarimenti. Le notizie vanno date sempre, anche quando riguardano i giornali e i giornalisti".

"Siamo contrari alla spedizione di propaganda a Dubai per due ragioni - prosegue Sansa -: primo, i soldi pubblici devono essere spesi per la sanità, i trasporti, le scuole, e non per fare pubblicità a Toti. Secondo, i giornali, le radio, le tv e i siti internet che ricevono milioni di euro e biglietti aerei da chi comanda rischiano di non essere indipendenti quando parlano di chi ci governa".

"Critichereste voi chi vi dà milioni di euro di pubblicità - si domanda il consigliere di opposizione - e vi paga il viaggio di cui dovete scrivere? Questo non è un attacco nei confronti della stampa. Anzi, è un gesto di passione, un atto di riconoscimento dell'enorme importanza che una libera informazione può avere per i cittadini. Ma senza libertà il lavoro di giornalista semplicemente non ha senso".

"L'indipendenza - conclude Sansa - è necessaria a un giornalista più del computer con cui scrive, più delle parole che usa. Editori, direttori e giornalisti che si interrogano sulla crisi dei giornali dovrebbero domandarsi se il rapporto con i lettori si sia rotto prima di tutto per un problema di credibilità e di fiducia. E se Toti ogni anno dà milioni di euro a giornali, tv, radio e siti internet, bisogna chiederci se sia giusto che i cittadini abbiano fiducia nella nostra stampa".

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