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Cronaca Valbisagno / Via Trensasco

Via Trensasco, tra frane e dissesto: "Il proprietario di un terreno è della Lettonia e non si riesce a rintracciare"

Una delle complicazioni per risistemare la strada è dovuta al fatto che alcune aree da mettere a posto sono di proprietà privata

Quali sono le condizioni di via Trensasco, importante strada di collegamento con il comune di Sant'Olcese e con l'entroterra, interessata da una frana e con semafori che regolano la viabilità a senso unico alternato?

A chiederlo in consiglio comunale sia Paolo Aimè, Forza Italia, sia Alessio Bevilacqua, Lega: "La strada è un importante collegamento - dice Aimè - tra la Val Bisagno e l'alta Val Polcevera. La frana risale al 26 settembre 2021 e in quella zona ci sono tratti di monte a rischio idrogeologico con cadute di massi di grandi dimensioni. Ci sono già alcune reti metalliche, ma proseguendo lungo la strada si trova una frana che interessa la corsia per circa 100 metri, poi un'altra parte di monte che anni fa è stata messa in sicurezza con un muro di contenimento con relativa rete. Questo monte mostra comunque criticità elevate, pare che i proprietari di questo terreno siano stranieri, e i disagi sono notevoli. C'è un semaforo che regola il traffico che ha comportato anche lo spostamento di alcuni cassonetti dei rifiuti, parcheggi tolti, insomma una serie di problematiche da risolvere". 

"È una situazione che i cittadini stanno subendo da diverso tempo - aggiunge Bevilacqua - la via era chiusa per un cedimento della strada, il Comune è intervenuto tempestivamente ma i cittadini stanno continuando ad avvertire disagi per quanto riguarda la parte iniziale della via, all'imbocco con via Piacenza. Il restringimento della via porta non pochi problemi, è necessario un intervento risolutivo. Quali lavori sono stati fatti per poter riaprire a doppio senso via Trensasco?".

L'assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente ha replicato: "La situazione di quella strada è complessa. Il 7 settembre 2022 è stata chiusa la via al traffico veicolare all'altezza del civico 21 a causa del dissesto di un muro di sostegno, per lo sviluppo di circa 30 metri. Sono state in seguito realizzate palificazioni, un cordolo e la strada è stata riaperta il 15 novembre in entrambe le corsie per un costo di 80mila euro. C'è da affrontare i temi della scarpata nella parte bassa: oltre alle complicazioni di carattere idrogeologico risulta che la proprietà di quella scarpata dal 4 ottobre 2016 sia passata a una persona di nazionalità lettone. Sono state fatte ricerche ma per ora non siamo riusciti a rintracciare il proprietario per coinvolgerlo e sviluppare nei suoi confronti un'ingiunzione. Sono disponibile a fare sopralluoghi, a incontrarci con i tecnici e a trovare una soluzione. Sono stati ipotizzati ulteriori interventi per circa 1 milione di euro, ma vediamo se riusciremo a trovare le risorse nell'ambito di bilancio".

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