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Cronaca Marassi / Via Fereggiano

Via Fereggiano 2, l'androne della morte e le 6 donne portate via dall'alluvione

Shpresa e le sue 2 figlie, Angela Chiaramonte, Evelina Pietranera e Serena Costa: le storie delle 6 donne morte nell'androne di via Fereggiano 2 a Marassi

Via Fereggiano 2 resterà per sempre il simbolo dell'alluvione di venerdì 4 novembre. Qui, nell'androne ribatezzato "della morte" infatti hanno trovato la morte le 6 donne vittime della devastazione che a Marassi più che in altre zone ha colpito duramente. Qui si sono incrociati i destini di 6 vite tutte a loro modo diverse, tutte lì per caso. Sei donne, generazioni diverse, vite differenti, tutte accomunate dall'incredibile epilogo, fatto di acqua, fango e devastazione.

SHPRESA E LE SUE 2 FIGLIE - Shpresa Djala 29 anni è una delle tante donne immigrate di questa Genova degli anni 10. Lei e suo marito Flamur erano perfettamente integrati nel tessuto cittadino. Accettati e ben voluti, potevano essere considerati italiani a tutti gli effetti. Shpresa e Flamur hanno messo su famiglia. Gioia (8 anni) e Gianissa (11 mesi) erano la loro gioia, la loro vita. Venerdì Shpresa aveva portato Gioia a scuola, nonostante la pioggia. All'ora di pranzo la pioggia e l'onda sempre più forte che si stava sollevando l'hanno spinta ad andarla a prendere a scuola, la Benedetto XXIII. Tutto in ordine, tutto normale. Alle 16 anche Flamur si recherà a scuola, disperato. Di sua moglie e le sue due bambine nessuno sa nulla. Monta la disperazione. Si sa di una donna morta. Si diffondono voci di dispersi. Lì, nella zona di Marassi, l'alluvione ha colpito più forte che mai. Quando la pioggia dà tregua, la disperazione di Flamur diventa dolore. Sua moglie Shpresa infatti nel tornare a casa aveva incontrato la piena. Voleva proteggere le sue due piccole e quell'androne di via Fereggiano 2 le sembrava il rifugio migliore. Ci entra. Con lei, con loro però entra anche l'acqua, il fango. E' un attimo e la vita della famiglia Djala viene inghiottita. A Flamur non resta che il riconoscimento all'obitorio, oltre ovviamente a tanto tanto dolore.

ANGELA CHIARAMONTE - Ha 11 anni più di Shpresa Angela. Fa l'infermiera presso una casa di riposo, è sposata ed ha un figlio di 15 anni. Proprio per andare a prendere Domenico, Angela esce di casa a Quezzi e attraversa Marassi per raggiungere il liceo scientifico Cassini. Stavano tornando a casa con la Fiat Punto di famiglia quando sono stati sorpresi in via Fereggiano da una valanga di acqua e fango. La Chiaramonte e il ragazzo sono riusciti ad abbandonare l'abitacolo. Domenico si è aggrappato alla ringhiera ed è stato salvato da un inquilino, che lo ha tirato via dalla melma con un tronco d'albero. La mamma, invece, è stata risucchiata nel vortice dello scantinato.

EVELINA PIETRANERA - Un'edicola travolta dall'acqua, la disperazione che avanza e il rifugio in un androne di un portone. Evelina Pietranera, 50enne edicolante in via Giacometti, è morta così schiacciata anche lei nell'androne della morte di via Fereggiano. Cinquantanni, si trovava lì perché aveva dato il cambio al marito che dal giorno della tragedia non riesce a smettere di piangere. "Mia moglie si è sacrificata per me. Mi aveva dato il cambio dell'edicola di via Giacometti perchè stavo male avevo l'influenza e così mi sarei potuto riposare un paio di ore. Quando è successo la tragedia immagino stesse aspettando l'autobus per tornare a casa". "L'edicola non la riaprirò mai più, non riesco a pensare di poter ritornare a lavorare li - ha detto l'uomo Attilio Toffi - Volevo solo ringraziare i carabinieri che ieri mi hanno sostenuto e accompagnato durante il riconoscimento della salma di mia moglie".“

SERENA COSTA - Serena Costa è stata travolta dal torrente Fereggiano mentre andava a prendere a scuola il fratello, si è immolata per salvarelo dalla furia dell'acqua ed è stata inghiottita dal fango.

Serena, classe 92, aveva la grande passione dell'hip-hop e aveva frequentato l'istituro Montale. Con la squadra di "Immagine Danza" aveva condiviso momenti belli e brutti di sport, ora tutto il gruppo piange la sua scomparsa. A centinaia i messaggi sul suo profilo Facebook, "ci mancherai Sere", lo sfogo del fratello e dei famigliari, la rabbia di chi le voleva bene. Per ricordarla ecco come si descriveva lei stessa sulla pagina Facebook: "... Sono una ragazza semplice a cui piace la compagnia...amo la musica e ballare e amo i miei veri amici e guai a chii me li tocca...". Ecco la tragica testimonianza del fratello salvato: "Ho provato ad afferrarla - ha raccontato il ragazzo, 14 anni - ma l'acqua ci ha separati mentre attraversavamo la strada. Io mi sono aggrappato a un inferriata, ho provato a prenderla, ma lei è sparita nel fango. Sono rimasto li aggrappato con tutte le mie forze e poi mi ha salvato un signore".

I VIDEO

---> Da un'auto

--->Vigili stappano tombini

---> Corso Gastaldi

---> Dall'alto

---> Esondazione

---> Corso Sardegna

---> Ancora Corso Sardegna

---> Via Fereggiano

---> Via Giacometti

Alluvione Genova 4 novembre 2011

Genova, fango e devastazione - © TmNews / Infophoto

Alluvione a Genova 4 novembre 2011 © TM News Infophoto

Alluvione a Genova - Foto di Giacomo Manca

Genova: il giorno dopo l'apocalisse © TmNews / InfoPhoto


 

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