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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Via Vesima

Costruzione villette a Vesima, dopo la petizione la protesta a Tursi

La protesta è annunciata per la giornata di martedì 23 novembre 2021 quando il consiglio comunale dovrà discutere la variante al Puc (Piano Urbanistico Comunale)

Dopo aver raccolto quasi duemila firme attraverso una petizione online faranno sentire la propria voce anche a Palazzo Tursi i cittadini contrari alla costruzione di decine di villette a Vesima. La protesta è annunciata per la giornata di martedì 23 novembre 2021 quando il consiglio comunale dovrà discutere una variante al Puc (Piano Urbanistico Comunale) che, secondo ambientalisti e residenti, permetterebbe la costruzione di decine e decine di villette raggruppate in piccoli borghi. Nelle scorse settimane anche Legambiente Liguria e Italia Nostra avevano lanciato una manifestazione di protesta contro la cementificazione. 

L'iniziativa popolare era stata lanciata da "La Vesima - comitato per la salvaguardia del territorio" ed era indirizzata al sindaco Marco Bucci, il comitato sarà presente davanti a palazzo Tursi per far sentire la propria voce, ha aderito anche il Comitato Pegli Bene Comune, sempre molto attivo per le problematiche legate al ponente genovese: "Secondo noi è uno scempio ambientale ed urbanistico, un intervento di cementificazione e speculazione edilizia destinato a rovinare per sempre gli ultimi terreni genovesi rimasti ad uso agricolo, danneggiando l'interesse di molti per favorire quello di pochi".

Prima della variante al Puc, al fine di costruire nuove villette e come richiesto dall’imprenditore Giacomo Cattaneo Adorno proprietario della quasi totalità dei campi, dei boschi e dei ruderi, i residenti chiedono all'Amministrazione i servizi essenziali di cui è priva la valle: allacci alla rete del gas metano, come il resto della città, eliminando i pericolosi bomboloni di gpl; collegamenti con la rete fognaria eliminando le fosse settiche; allacci alla rete idrica, consentendo agli abitanti di non dover più ricorrere al mal funzionante acquedotto privato.

Il Comitato richiede inoltre che un rilancio agricolo, unico dichiarato obiettivo di Comune e imprenditore, non prescinda dall’insediamento sul territorio di agricoltori professionisti a presidio di una valle sempre più soggetta a frane, alluvioni e incendi. "Agli agricoltori e non solo a facoltosi inquilini amanti del verde con vista mare vanno destinate eventuali nuove abitazioni, prediligendo il mantenimento dell’esistente e non un’operazione votata al consumo di suolo, affinché la variante al Puc non si traduca in una banale speculazione edilizia e sociale". 

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