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Cronaca

Vesima, le alture bruciano ancora. Ed è caccia al piromane

Ancora attivi diversi focolai nel ponente genovese dopo due giorni e due notti di lavoro. I carabinieri Forestali sembrano certi dell'origine dolosa - e seriale - del rogo

Non può ancora dirsi totalmente spento l’incendio divampato nel pomeriggio di domenica sulle alture di Vesima, nel ponente genovese: dopo due giorni e due notti di lavoro, Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile continuano a presidiare la zona per bonificare del tutto l’area e spegnere i focolai ancora attivi.

In mattinata nuove squadre hanno dato il cambio ai colleghi che hanno trascorso la notte sul posto, dopo una giornata in cui l’elicottero della Regione ha effettuato diversi lanci. Nella serata di domenica si era reso necessario evacuare tre abitazioni in via precauzionale, a causa delle fiamme sempre più vicine, ma alla fine i maggiori danni sono stati arrecati, come al solito, alla macchia mediterranea, con diversi ettari di vegetazione in fiamme.

Ipotesi piromane

Mentre i boschi continuano a bruciare, sembra ormai quasi certa l’origine dolosa del rogo: i carabinieri forestali, incaricati di indagare su quanto accaduto, sono sulle tracce di un piromane che avrebbe già appiccato altri tre incidenti nel corso dell’estate, nella stessa zona in cui è divampato quello di domenica. Si tratta dei roghi scoppiati il 15 e il 17 luglio (allargato poi a Sambuco) e il 23 agosto.

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