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Cronaca

Appalti truccati in Università, i cinque arrestati non parlano

In mattinata l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice: tutti gli indagati, due funzionari dell'ateneo e tre imprenditori, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere i due funzionari dell’Università di Genova e i tre imprenditori arrestati lo scorso 16 novembre per truffa aggravata, corruzione e turbativa d’asta.

I cinque indagati si sono presentati in mattinata davanti al giudice Domenico Siclari per l’interrogatorio di garanzia: labbra cucite in attesa di capire come si evolverà l’indagine avviata dalla stessa Università e portata avanti dalla Guardia di Finanza, che adesso è al lavoro per cercare di capire quanto a fondo fossero penetrati i funzionari nel sistema amministrativo universitario.

A oggi, infatti, sono 5 gli episodi accertati da aprile a oggi, che hanno fatto scattare l’arresto: stando a quanto accertato dalle Fiamme Gialle - che in alcuni casi hanno filmato le transazione - i due funzionari, entrambi dipendenti del settore Edilizia e Manutenzioni dell’Università, intascavano mazzette per garantire ai tre imprenditori genovesi lavori che in certi casi non venivano neppure eseguiti.

Nei prossimi giorni proseguiranno dunque le indagini e gli interrogatori per approfondire la portata della truffa. I cinque arrestati restano invece ai domiciliari.

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