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Cronaca

Unità d'Italia, celebrazioni davanti alla tomba di Mazzini

Era un 17 marzo anche il giorno in cui venne portata a Staglieno la salma di Giuseppe Mazzini. "Oggi ricordiamo ancora una volta che Genova ha avuto un ruolo determinante nella storia del nostro Paese", ha detto il sindaco Bucci

GIORNATA DELL’UNITÁ NAZIONALE, DELLA COSTITUZIONE, DELL’INNO E DELLA BANDIERA: SI SONO SVOLTE A STAGLIENO LE CELEBRAZIONI A 162 ANNI DALLA PROCLAMAZIONE DEL REGNO D’ITALIA E A 151 ANNI DALLA MORTE DI GIUSEPPE MAZZINI. E PROSEGUE IL CALENDARIO DEGLI EVENTI DELLE “GIORNATE MAZZINIANE” CON MOSTRE E CONCERTI

 
Sono trascorsi 162 anni dalla proclamazione dell'Unità d'Italia, era il 17 marzo 1861, e Genova questa mattina ha commemorato la Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, con una cerimonia che si è svolta al cimitero monumentale di Staglieno, alla presenza del sindaco Marco Bucci, del presidente della Regione Giovanni Toti, del ministro alla Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, di Claudio Garbarino, consigliere Città Metropolitana di Genova e di Agostino Pendola, presidente della sezione di Genova dell'Associazione nazionale mazziniana italiana.

Era un 17 marzo anche il giorno in cui venne portata a Staglieno la salma di Giuseppe Mazzini, nel 1872, e per questo davanti al mausoleo del patriota questa mattina si sono svolte anche le celebrazioni per il 151esimo anniversario della sua morte, nell'ambito delle Giornate Mazziniane, che, come ogni anno, si aprono il 10 marzo (quando Mazzini morì a Pisa) e si concludono il 17 marzo, giornata dell'Unità nazionale. Dopo l'esecuzione dell'Inno di Mameli e del Silenzio a cura della Filarmonica Sestrese, è stata deposta una corona di alloro davanti alla tomba di Giuseppe Mazzini e le autorità presenti hanno ricordato i momenti più significativi di questi 151 anni di storia d'Italia.

"Oggi - dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci - è il 17 marzo, Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera. Simboli di un'Italia unita, libera e repubblicana: obiettivi perseguiti per tutta la vita da Giuseppe Mazzini. Un uomo che ha combattuto per dare agli italiani la Repubblica, da lui ritenuta l'unica forma di Stato capace di realizzare e conciliare i princìpi di libertà, uguaglianza e giustizia. Mazzini fu un grande genovese, un vero pioniere della democrazia, un visionario capace di anticipare i tempi con una concezione moderna della politica e dei rapporti sociali. La sua è una lezione che non è scritta solo sui libri di storia e di dottrine politiche, ma che vive ogni giorno in ciò che facciamo come amministratori pubblici e come cittadini. Oggi ricordiamo ancora una volta che Genova ha avuto un ruolo determinante nella storia del nostro Paese".

"Oggi celebriamo i capisaldi della nostra storia - ha detto il presidente della Regione, Giovanni Toti - i 162 anni dal raggiungimento dell'unità nazionale, la Costituzione e i due simboli cardine della nazione, l'inno e il tricolore - dichiara il presidente della Regione, Giovanni Toti -. Una ricorrenza che ricordiamo in un luogo simbolo, la tomba di Giuseppe Mazzini, padre spirituale del Risorgimento e della nascita dell'Italia. È necessario impegnarsi, ogni giorno, per trasmettere e tutelare la memoria della storia lunga e difficile che ha portato all'affermazione di questi valori, fatti di indipendenza e libertà".

"Essere qui oggi nella mia città natale, a portavi il saluto del Governo, è per me un grande onore e un'emozione - ha detto il ministro Zangrillo -. Una giornata che mi consente di ricordare le donne e gli uomini, che, in nome dei colori della bandiera italiana, hanno sacrificato la vita per l'affermazione della difesa della libertà e della democrazia, che sono principi inderogabili della nostra Repubblica. Il tricolore, con l'inno d'Italia, ispirano e accompagnano la storia del nostro Paese; il drappo verde rosso e bianco è stato il vessillo dell'epoca risorgimentale e rappresenta l'indivisibilità dell'Italia".

"Non dobbiamo dimenticare - conclude Zangrillo - che sotto questi valori e principi ci siamo uniti e riscoperti come comunità, anche in momenti difficili, come è stato quello della pandemia e come è oggi la tragedia alle porte dell'Europa. È per questo che è fondamentale impegnarci come istituzioni per non disperdere il patrimonio culturale che ci è stato tramandato da chi con grande abnegazione e ferree convinzioni democratiche ha saputo tracciare la strada dell'affermazione della nostra identità nazionale. Il pensiero di Giuseppe Mazzini, cristallizzato nelle fondamenta della Repubblica italiana e nei principi della carta costituzionale, è importante anche per comprendere il presente; i suoi ideali hanno ispirato il Risorgimento, l'opera di costruzione dello stato unitario, la Resistenza e ancora oggi, attraverso il prisma del genovese, è possibile rileggere 162 anni di storia italiana".

Era presente anche la classe 3 A della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo Staglieno, che, dopo la cerimonia, ha potuto visitare la tomba di Giuseppe Mazzini (un mausoleo progettato dall'architetto Grasso in stile neoclassico, scavato direttamente nella roccia e circondato al suo interno da numerose bandiere repubblicane, le stesse che accompagnarono il feretro durante i suoi funerali) e il Boschetto dei Mille, nel quale sono sepolti i 'martiri' della causa unitaria.

Nell'ambito delle Giornate Mazziniane, sempre questa mattina, l'Istituto Mazziniano—Museo del Risorgimento, che conserva un patrimonio storico e artistico fatto di documenti, stampe, armi, uniformi, fotografie, cimeli, bandiere e stendardi, ha esposto il dipinto di Silvestro Lega 'Mazzini Morente' in prestito dalla Pinacoteca Civica di Modigliana. Si è svolto, poi, il Concerto Duo Violino—Chitarra: Andrea Cardinale—Josè Scanu, che ha suonato la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini esposta nelle sale a lui dedicate, intercalato da brani tratti dall'epistolario di Giuseppe Mazzini, dedicati a Camillo Sivori.

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