Profughi ucraini a Genova: vaccini, psicologi e ambulatori a Villa Bombrini
Il piano di Asl 3 per aiutare chi scappa dalla guerra e arriva a Genova, anche il Gaslini è impegnato per portare in Italia alcuni bambini malati
Grande dispiegamento di forze per far fronte all'emergenza in Ucraina dopo l'invasione della Russia. L'ospedale Gaslini e Asl 3 hanno spiegato, nel pomeriggio di giovedì 3 marzo, tutte le iniziative partite e pronte a partire per dare un aiuto concreto.
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Il direttore generale dell’ospedale Gaslini Renato Botti ha spiegato: "Siamo già presenti con il nostro responsabile della terapia intensiva e pediatrica Andrea Moscatelli nella citta di Resovia, nella pre-Carpazia a 90 chilometri dal confine con l'Ucraina e i primi bambini che necessitano di assistenza sono oncologici. Sono stati trasferiti da Kiev con un viaggio in treno di 19 ore perché le strade non sono praticabili e ci sonio le persone ammassate sulle strade. I primi sei sono già arrivati in Italia e ora ne dovrebbero arrivare altri sei con i genitori. Questa operazione è stata fatta in collaborazione con gli amici di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) della Lombardia".
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"Con la protezione civile - spiega ancora Botti - abbiamo dato disponibilità di medicinali e posti letto. Immediatamente sono undici, uno in terapia intensiva, uno in sub-intensiva e nove di degenza ordinari orientati sull'ambito oncologico, questa sembra infatti la prima necessità, segue quella dialitica. Rimaniamo a disposizione per potenziare ulteriori interventi che potranno essere messi in essre per aiutare i bambini dell'Ucraina".
Ha preso poi la parola il direttore generale della Asl 3 genovese Luigi Carlo Bottaro: "Abbiamo un sistema di gestione di emergenza-urgenza già collaudato - ha spiegato - in questo caso si tratta di un lavoro anche di tipo preventivo".
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"Dobbiamo inquadrare queste persone dal punto di vista infettivo - ha aggiunto il direttore della Asl 3 - e abbiamo già iniziato l'attività di screening con le prime persone arrivate dall'Ucraina valutate a Villa Bombrini. Bisogna capire a che punto siamo con le vaccinazioni dell'obbligo, come morbillo o antipolio, inoltre abbiamo a che fare con persone integre dal punto di vista fisico, ma che potrebbero avere bisogno di supporto psicologico ed eventualmente psichiatrico. Per questo come Asl 3 abbiamo messo a disposizione, insieme al Comune, i cosiddetti 'psicologi dell'emergenza' che affiancheranno gli operatori presso il centro di Villa Bombrini. Attualmente abbiamo numeri bassi, ma abbiamo già raccolto la disponibilità di Società per Cornigliano e della Culmv se in futuro andranno a crescere in maniera importante. Anche l'ordine dei Cavalieri di Malta si è affiancato con le proprie dotazioni".
"Attualmente a Villa Bombrini - ha concluso sono già operativi tre ambulatori medici, tre gestiti da assistenti sanitari e sociali e sono anche presenti sul posto tre mediatori culturali, si tratta di tre operatori sanitari che parlano la lingua ucraina e possono aiutare queste persone a sentirsi, per quanto possibile, un po' più a casa. Rimaniamo a disposizione con tutti i nostri ospedali se ce ne sarà bisogno in futuro".