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Cronaca

Ucraina, le iniziative di Comune e Regione: alloggi, conto corrente per donazioni e aiuti

Il punto di raccolta è stato spostato all'interno della palazzina ex Kuwait alla Foce, pronto a partire un secondo tir di aiuti

La grande catena della solidarietà è attiva a Genova e in Liguria, giovedì 3 marzo 2022 è partito anche il primo tir di aiuti per l'Ucraina, si tratta di quello gestito da Caritas e comunità ucraina genovese. Nel pomeriggio, presso la sala trasparenza di Regione Liguria il presidente Giovanni Toti con il sindaco di Genova Marco Bucci, l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone, l’assessore all’edilizia Marco Scajola, il direttore generale dell’ospedale Gaslini Renato Botti e il direttore generale della Asl 3 Genovese Luigi Carlo Bottaro hanno fatto il punto della situazione toccando diversi argomenti.

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Il sindaco di Genova Marco Bucci ha spiegato che finora "sono arrivate a Genova circa 50 persone che sono state censite e sono ospitate autonomamente dalla comunità ucraina, per ora non sono arrivate richieste all'amministrazione in questo senso. Alcuni sono anche stati portati a villa Bombrini e hanno effettuato i tamponi per il covid. Dopo il primo tir di 18 metri partito alla volta dell'Ucraina siamo pronti a farne partire uno come Comune di Genova". 

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Il punto di raccolta è stato nel frattempo spostato, ed è già attivo, all'interno della palazzina ex Kuwait circa 300 metri verso ponente rispetto a quello attivato inizialmente in piazzale Kennedy, Bucci ha spiegato che "essendo al coperto consente una migliore gestione dal punto di vista logistico".

"Tutto quello che viene raccolto - ha concluso il sindaco di Genova - andrà in magazzino presso il mercato di Bolzaneto, si possono donare solo alimenti a lunga conservazione, medicinali in scatole chiuse e vestiti nuovi, quelli usati non vanno bene per motivi di igiene. Inoltre è attivo il numero verde 800.177.797 anche per il ritiro a domicilio da parte della Protezione Civile per scuole, parrocchie o associazioni che hanno raccolto grandi quantità, i prodotti verranno poi portati nel centro di raccolta principale. Al momento abbiamo circa 30 volontari impegnati tutto il giorno, siamo però pronti ad aumentare il numero se necessario". 

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Anche il presidente della Regione Giovanni Toti è intervenuto: "Abbiamo predisposto l'attivazione di un conto corrente per raccogliere fondi dai cittadini che vogliono dare un contributo, nelle prossime ore daremo tutte le coordinate. Grazie al lavoro dell'assessore Scajola abbiamo individuato una serie di alloggi disponibili per accogliere i profughi, sono 114 in totale, 70 dei quali a Genova, saranno messi a disposizione delle prefetture se arriverà qualcuno in Liguria senza ricongiungimento familiare, se necessario siamo anche pronti a utilizzare l'albergo covid che avevamo predisposto nel periodo di emergenza per quarantene e isolamenti, ormai inutilizzato, ma nella nostra disponibilità come ente, per alloggiare eventuali cittadini in attesa di alloggio. Per ora, comunque, non si sono manifestate queste esigenze e manca ancora l'autorizzazione della protezione civile nazionale, che credo comunque arriverà nel corso della giornata".

In serata sono poi arrivate le coordinate del conto corrente di solidarietà attivato da Regione Liguria presso Banca Carige per raccogliere offerte e donazioni per l’assistenza ai profughi civili dell’Ucraina che arriveranno in Liguria. Il conto corrente è il numero 29123/80, Iban IT 94O0617501406000002912380. "Chiunque volesse sostenere e aiutare la popolazione in fuga dalla guerra già arrivata o che arriverà in Liguria - afferma il presidente della Regione Giovanni Toti - da questo momento può farlo attraverso questo conto corrente, indicando come causale ‘Raccolta fondi emergenza Ucraina’. Le somme raccolte saranno impiegate in accordo alle richieste e alle necessità della Comunità ucraina".

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L'assessore Marco Scajola ha poi sottolineato come i 114 alloggi in Liguria non siano tutti già disponibili, ma lo saranno in breve tempo. Quelli immediatamente a disposizione sono 66, il numero totale poi potrebbe successivamente salire, sempre se ce ne sarà bisogno: "Prevedono anche un arredamento 'dinamico' in base alle esigenze delle famiglie su letti, lettini, culle e altri accessori eventualmente necessari".

"Inoltre - ha aggiunto il governatore - è già parzialemente in funzione un centro dedicato a Villa Bombrini per quello che riguarda screening, vaccinazioni ed esigenze burocratiche come l'omologazione del green pass e tutto quello che può essere utile per chi arriva da noi in condizioni di difficoltà. Aspettiamo ancora 24 ore per quello che riguarda la filiera nazionale e per capire come funzionerà la catena della solidarietà a livello generale, chiedo alle organizzazioni di restare ancora in standby per capire quali saranno effettivamente i bisogni complessivi del sistema e organizzarci nel migliore dei modi". 

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