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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Vico delle Mele

Delitto della freccia, interrogato l'omicida: "Non sono razzista"

Evaristo Scalco ascoltato davanti al giudice si è difesso dall'accusa di odio razziale. Convalidato l'arresto e disposto la custodia in carcere.

"Non volevo uccidere nessuno, volevo solo intimidirli. Ho gridato dalla finestra perché stavano urinando sotto casa mia, mi hanno risposto e insultato, abbiamo discusso e allora ho preso l'arco". Sono le prime parole pronunciate davanti al gip Matteo Buffoni da Evaristo Scalco, l'artigiano nautico e maestro d'ascia di 63 anni che nella notte tra martedì e mercoledì ha ucciso con una freccia l'operaio edile Javier Miranda Romero di 41 anni, nel centro storico di Genova.

Al termine dell'interrogatorio il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto e disposto la custodia in carcere. Scalco, difeso dall'avvocato Fabio Fossati, ha parlato per un'ora e mezza e si è dimostrato collaborativo rispondendo alle domande. "Non sono un razzista. Anzi a chi lo è spiego sempre che gli immigrati scappano dalle guerre e dalla miseria. Ho lavorato durante il periodo del covid come volontario per la protezione civile".

Eppure, secondo l'amico della vittima, Evaristo Scalco prima di scoccare il dardo avrebbe detto "stranieri di m*rda". A questo proposito l'arciere ha risposto: "Non mi ricordo di aver detto quella frase sugli immigrati".

Altri dubbi rimangono sulle azioni di Scalco subito dopo aver scagliato la freccia. L'omicida ha dichiarato di essere uscito di casa per cercare di aiutare Javier: "Quando ho capito quanto successo sono sceso e ho provato a soccorrerlo. Sono tornato a casa per prendere degli asciugamani". Ma dalla scena del crimine sono state sequestrate anche un paio di tenaglie e i militi del 118, che hanno trasportato al San Martino la vittima, dichiarano che la freccia fosse spezzata, come se qualcuno avesse cercata di estrarla dal corpo. 

Scalco costruiva per hobby archi, in casa ne sono stati trovati tre. E anche la freccia scagliata contro il peruviano, di quelle appuntite adatte per la caccia al cinghiale, era stata costruita con le sue mani. La vittima si trovava in vico Archivolto de Franchi per accompagnare l'amico a ritirare un mazzo di chiavi dalla moglie, vicina di casa di Scalco. Javier era andato a vedere la partita di Champions al bar per festeggiare la nascita di un figlio che la sua compagna ha dato alla luce nella notte di lunedì.

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