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Cronaca

Truffatori confessano tanti colpi da non ricordarli tutti

Carmelo Barbieri, 61 anni, e il coetaneo Vincenzo Santacaterina hanno ammesso davanti al pm i reati contestati, andando oltre e rivelando di aver commesso numerosi altri colpi, tanti da non ricordarli nemmeno tutti

Lo scorso 20 gennaio la polizia ha arrestato due individui specializzati in truffe e furti agli anziani, a conclusione di una attività indagine che aveva permesso di bloccarli in flagranza di reato. Si tratta di due soggetti di origine siciliana, da tempo stanziali in regione, già noti alle Forze dell'ordine per i numerosi precedenti a carico, soprattutto in materia di reati contro il patrimonio.

Il duo, composto da Carmelo Barbieri 61enne e dal coetaneo Vincenzo Santacaterina, ha messo a segno colpi in varie province liguri e del Nord Italia con la tecnica della truffa cosiddetta 'tobler'. Il blitz della Squadra Mobile genovese è avvenuto a conclusione di un'indagine, che ha richiesto numerosi e difficoltosi pedinamenti, stante la scaltrezza dei malviventi.

I due si muovevano in modo sincronizzato e con compiti specifici: una volta individuata la vittima, uno si fingeva professionista svizzero in cerca di uno studio notarile dove poter effettuare una donazione in favore di soggetti gravemente bisognosi. Una volta carpita la fiducia dell'anziano, entrava in azione il complice che, fingendosi medico, coinvolgeva emotivamente nel progetto caritatevole la malcapitata vittima.

Successivamente, attraverso abili raggiri, si facevano accompagnare presso l'abitazione dell'anziano dove si facevano consegnare soldi e preziosi in oro, per poi allontanarsi furtivamente dall'appartamento. In altre circostanze, invece, provvedevano ad accompagnare l'anziana vittima presso un istituto di credito, assicurandosi l'effettuazione di consistenti prelievi di danaro.

A seguito dell'interrogatorio avvenuto innanzi al pm titolare dell'indagine, Alberto Landolfi, gli indagati oltre ad ammettere le proprie responsabilità in merito ai fatti inizialmente contestati dalla Squadra Mobile ligure hanno ammesso altri 13 episodi di reato commessi a Genova (via Salvemini, corso Martinetti, piazza Petrella, largo Merlo e via Oberdan) e a Imperia, Milano e Varazze (Sv) tra il mese di settembre 2015 e gennaio 2017.

Inoltre gli arrestati hanno fatto riferimento a numerosi altri episodi di cui non sono stati in grado di precisare luogo e periodo di commissione.

La questura di Genova, oltre a invitare i cittadini a diffidare di chiunque, incontrato occasionalmente in strada chieda, a qualsiasi titolo, in prestito danaro od oggetti preziosi per presunte donazioni, avendo anche cura di non far accedere sconosciuti presso le proprie abitazioni, segnalando immediatamente al 113 qualsiasi situazione sospetta, esorta tutti coloro che hanno subito analoghe truffe/furti a segnalarli agli uffici di polizia competenti per territorio.

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