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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Imprenditori truffati, arrestato 43enne tecnico informatico di Torino

A conclusione dell'indagine Freccia Rossa, i carabinieri hanno arrestato un 43enne tecnico informatico di Torino per truffa. L'indagine trae spunto da una denuncia presentata ai militari di Pontedecimo da un imprenditore della Valpolcevera

Genova - A conclusione dell'indagine Freccia Rossa, i carabinieri hanno arrestato un 43enne tecnico informatico di Torino per truffa. L'indagine trae spunto da una denuncia presentata ai militari di Pontedecimo da un imprenditore della Valpolcevera: con la carta di credito della sua azienda erano stati effettuati ingenti acquisti di hi-Tech, vestiti prestigiosi e gioielli. Gli acquisti avvenivano attraverso noti ed importanti portali di e-commerce (Antony Morato per i vestiti, Yoox per i gioielli, Fnac, Privalia ed Eprice per prodotti Hi-Tech ed elettrodomestici).

Le investigazioni condotte attraverso complicati accertamenti telematici hanno permesso di individuare la traccia informatica necessaria per giungere all'individuazione dell'autore della frode. Non solo, ma sviluppando ulteriormente i dati a lui riconducibili è stato possibile attribuire allo stesso personaggio almeno una ventina di fatti analoghi ai danni di altri imprenditori.

Le frodi scoperte, in tutto una ventina, sono state accertate ai danni di diversi professionisti residenti in alcune citta del nord Italia: Varese, Torino, Mantova, Milano e quindi Genova.

Tutte le aziende avevano in comune la sottoscrizione di contratti aziendali di telefonia mobile. È stato quindi individuato il 43enne F.G., tecnico informatico, ritenuto il responsabile delle frodi oggetto dell’indagine, impiegato presso una società torinese, che si occupa della gestione di contratti di telefonia per il nord Italia.

La mattina dell'11 aprile 2013 in provincia di Torino, proprio mentre si trovava nella sua postazione di lavoro, F.G., tra lo stupore dei colleghi, è stato arrestato e condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari. Nella sua casa sono stati trovati molti prodotti acquistati online tra i quali computer, consolle da gioco, macchine fotografiche, telefonini, I-pad, ed altro ancora. È possibile che la merce rinvenuta sia solo una piccola parte di quella acquistata e che la maggior parte sia stata smerciata su e-bay ed altri portali simili.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip del tribunale di Genova Nadia Magrini su richiesta del pm Piercarlo Di Gennaro che concordava pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Genova Pontedecimo.

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