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Cronaca

Truffe ad anziani in mezza Italia, arrestato dalla Mobile di Genova

Renato Olivieri, 54 anni, soltanto nel capoluogo ligure avrebbe messo a segno 16 colpi: si fingeva dipendente Inps o finanziere, e convinceva pensionati a consegnargli soldi e bancomat

Sedici colpi messi a segno soltanto a Genova, ma secondo gli investigatori quelli totali sarebbero quasi un centinaio, spalmati su mesi di "lavoro": è stato finalmente arrestato il truffatore seriale che prendeva di mira gli anziani riuscendo a entrare nelle loro case e, grazie ad abili raggiri, a fuggire con contanti, documenti e bancomat.

Gi agenti della sezione contrasto ai reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì, lo hanno arrestato alla Spezia dopo l’ennesima truffa: si tratta di un uomo di 54 anni, Renato Olivieri, di origini sinti ma residente nell’astigiano, che agiva tra il capoluogo ligure, Parma, Piacenza, Lodi, Cuneo e Verona.

Renato Olivieri

Il modus operandi era sempre lo stesso: si presentava alla porta delle vittime designate identificandosi come un finanziere, un funzionario dell’Inps o un dipendente del Comune, e prometteva un fantomatico rimborso di tributi già pagati o il versamento di somme di denaro arretrate. Gli anziani, convinti, gli consegnavano quindi i documenti e il bancomat con relativo pin, che Olivieri utilizzava subito ritirando contanti. In un caso, documentato dalle riprese delle telecamere di sorveglianza, il 54enne ha avvicinato la vittima, una pensionata, al mercato, qualificandosi come finanziere e offrendosi di portarle le borse della spesa a casa, dove avrebbero potuto approfondire la questione dei fantomatici rimborsi.

Le indagini sono partite nel 2017, e a oggi sono 16 i colpi che la Procura di Genova gli contesta. Secondo gli investigatori, però, le vittime tra Liguria e altre regioni del centro e del Nord Italia sono molte di più. Olivieri è stato rintracciato e arrestato nei giorni scorsi alla Spezia, dove aveva appena messo a segno un’altra truffa insieme con un complice, denunciato: il sostituto procuratore incaricato del fascicolo, Francesco Cardona Albini, sta portando avanti l’inchiesta insieme con gli agenti della Mobile per identificare le altre vittime cadute nel raggiro.

«Si tratta di un personaggio molto pericoloso, privo di scrupoli e molto astuto - conferma il dirigente della Mobile, Marco Calì - Sospettiamo che abbia messo a segno decine di colpi, e che siano almeno un centinaio le vittime. Invitiamo chiunque lo riconosca, e abbia subito una truffa, a mettersi in contatto con la questura».

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