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Cronaca

Arrestato truffatore seriale: spaventava a morte gli anziani con falsi incidenti e uccisioni

Colto sul fatto mentre riceveva soldi e gioielli per 50mila euro da un'anziana spaventata che credeva, in questo modo, di salvare un nipote

È stato arrestato dai carabinieri un truffatore seriale che - impersonando finti parenti - telefonava agli anziani chiedendo somme di denaro con motivazioni pesanti e terrificanti.  

L'uomo, che utilizzava la tecnica del "finto nipote", ha chiamato diverse persone facendo loro credere di essere un parente e richiedendo con urgenza soldi e gioielli per coprire spese legali conseguenti a incidenti stradali o necessarie per acquistare costosi medicinali e guarire dal covid, oppure ancora per pagare costose cure mediche improvvise. Le frasi utilizzate erano sempre più allarmanti, in modo da mettere immediatamente i più fragili in una condizione di grande ansia e paura.

Tante segnalazioni da Marassi 

Fino a quando, a un certo punto, sul numero di emergenza dei carabinieri hanno iniziato ad arrivare contemporaneamente diverse chiamate dal quartiere di Marassi che hanno segnalato tentativi di truffa in tempo reale. Il modus operandi era sempre lo stesso: una persona, fingendosi parente (spesso figlia o nipote) dell’anziano in questione, riferiva di avere causato un grave incidente stradale uccidendo un bimbo di 3 anni e di essere ferita.

Per non andare in carcere, a titolo di cauzione, le servivano urgentemente soldi da consegnare a un uomo che sarebbe passato a casa dell’anziano. Per rendere il fatto ancora più verosimile, il telefono veniva passato a un finto carabiniere o poliziotto che confermava la richiesta dicendo che, entro pochi minuti, sarebbe passato un notaio a prelevare denaro e oro.

I carabinieri non hanno perso tempo e hanno immediatamente attivato la speciale task force del comando provinciale di Genova, composta da personale specializzato del reparto operativo e delle compagnie per contrastare questa odiosa tipologia di reati. Tutti militari operanti da tempo in Liguria e nel nord Italia, che hanno eseguito da inizio anno numerosi arresti per truffa, riuscendo anche recuperare e riconsegnare la refurtiva alle vittime.

Il pedinamento e l'arresto in flagranza

Così i carabinieri, in abiti civili, hanno notato nella zona interessata a Marassi un 30enne polacco - già sospettato della commissione di altre truffe - e lo hanno pedinato per ore mentre si aggirava per il quartiere. L’uomo poi è salito su un taxi ed è stato seguito dai militari. Pochi minuti dopo è sceso dall’auto e si è diretto verso una palazzina al cui esterno vi era l’anziana vittima del raggiro che lo attendeva per consegnargli un involucro. Al momento di allontanarsi, l’uomo è stato bloccato dai carabinieri. All’interno della busta sono stati trovati oltre 30mila euro in contanti e gioielli per un valore di circa 20mila euro.

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Ulteriori accertamenti hanno consentito di individuare l’albergo dove alloggiava l'uomo ed è stata effettuata una nuova perquisizione: trovati 5 orologi di pregio di alto valore, tremila euro in contanti e monili in oro. Lo sviluppo delle indagini ha verificato che effettivamente erano il bottino di un'altra truffa, perpetrata la scorsa domenica, ai danni di una signora ultra 80enne.

Entrambe le signore, contattate dai carabinieri, hanno riconosciuto la refurtiva e ringraziato i militari per il ritrovamento del denaro e degli oggetti che costituiscono spesso i risparmi e il ricordo di una vita.

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