rotate-mobile
Cronaca Chiavari

Maxi truffa da 4 milioni e mezzo, ristoratrice di Chiavari a processo

Oltre a rimettere in piedi l'attività dei genitori, la donna si sarebbe tolta qualche sfizio, spendendo parte della cifra nel gioco d'azzardo, pare oltre 400mila euro

Nel 2017 ha riaperto a Chiavari il ristorante, che era dei suoi genitori, e l'ha chiamato con il nome del padre scomparso. Fin qui sembra una bella storia, ma oggi si scopre che i soldi con cui la donna, L. A. S., 54 anni, ha ristrutturato il locale, li avrebbe rubati al suo datore di lavoro, fra il 2013 e il 2018, ovvero all'archistar milanese Antonio Citterio.

Per la donna, il pm di Milano Giovanni Tarzia ha ora chiesto il rinvio a giudizio, insieme al funzionario di banca compiacente, il 39enne S. F., con quale avrebbe prosciugato il conto corrente dell'archistar, del quale era segretaria, sottraendogli quattro milioni e mezzo di euro.

Oltre a rimettere in piedi l'attività dei genitori, la donna si sarebbe tolta qualche sfizio, spendendo parte della cifra nel gioco d'azzardo, pare oltre 400mila euro. La 54enne e il 39enne devono rispondere di truffa aggravata, falsificazione di carte di creditto, autoriciclaggio ed evasione fiscale. La donna, che aveva da Citterio la delega ad operare sui conti correnti, avrebbe incassato 234 assegni risultati con firma contraffatta e aperto 21 carte di credito ricaricabili.

Antonio Citterio, 70 anni, insieme alla socia Patricia Viel ha firmato importanti progetti in tutto il mondo. Tra gli altri, a Milano, parte del masterplan di Cascina Merlata, la nuova sede di Fastweb e la Torre Gioia20. Suo anche il progetto della futura Torre Faro di A2A, per la quale il Comune ha appena chiesto un supplemento di dettagli sull'area circostante.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi truffa da 4 milioni e mezzo, ristoratrice di Chiavari a processo

GenovaToday è in caricamento