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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Treno negato ai disabili, l'associazione: "Non è stato un atto discriminatorio"

L'associazione Haccade ha scagionato i passeggeri e ha voluto chiudere definitivamente l'episodio: "Non intendiamo dar seguito all'accaduto, la nostra posizione è quella di non procedere contro nessuno"

L'associazione Haccade, attraverso un lungo comunicato firmato dal proprio direttivo, ha messo la parola fine alla vicenda del treno negato a una trentina di ragazzi disabili lo scorso 18 aprile: "Non identifichiamo l'accaduto come atto discriminatorio - si legge - e non intendiamo dare seguito all'accaduto. La nostra posizione è quella di non procedere contro nessuno".

La vicenda era emersa lo scorso sabato 18 aprile in seguito a una nota della Regione, attraverso la quale il presidente della Regione Giovanni Toti e l'assessore ai trasporti Gianni Berrino condannavano il comportamento di alcuni passeggeri del treno. Successivamente l'associazione Haccade, attraverso le pagine di Genova Today aveva cercato di fare chiarezza sull'accaduto scagionando gli altri passeggeri e addebitando i disagi a Trenitalia. Ora torna sulla vicenda cercando di chiuderla definitivamente. 

La nota dell'associazione Haccade

"Lunedì 18 aprile siamo arrivati alla stazione di Genova Piazza Principe con un'ora di anticipo rispetto al treno regionale veloce 3075 delle re 15:48 che avremmo dovuto prendere per recarci a Milano Centrale. Il personale di assistenza presente con noi al binario ci informa di generici sovraffollamenti dei treni, come spesso ci siamo sentiti dire in passato, e propone, a noi come agli altri passeggeri sul marciapiede, di viaggiare con un autobus. L'autobus non garantiva la discesa alle fermate intermedie, pertanto non abbiamo potuto accettare l'offerta, in quanto era previsto che una persona del gruppo sarebbe dovuta scendere alla fermata di Milano Rogoredo. 

Il treno è arrivato al binario colmo di passeggeri ammassati in piedi sia nei vagoni che nei passaggi tra una carrozza e l'altra, rendendo impossibile la salita del gruppo, nonostante l'intervento del personale di Trenitalia a bordo. Nel mentre il gruppo riceveva dimostrazioni di solidarietà dagli stessi viaggiatori ammassati sul vagone che vivevano lo stesso disagio. 

A quel punto lo stesso personale presente nel treno ci comunicava, dopo mezz'ora dall'arrivo del treno, che lo stesso sarebbe ripartito e che la nostra unica soluzione era prendere un bus che avrebbe effettuato tute le fermate previste dal RV.

Siamo giunti a Milano più di due ore dopo l'arrivo previsto, in un autobus privo di servizi igienici e in condizioni climatiche non adeguate e senza informazioni precise su che lato della stazione Centrale di Milano saremmo arrivati (informazione necessaria per avere assistenza una volta scesi e per comunicarlo alle famiglie delle persone del gruppo). L'autobus si è fermato in piazza Duca d'Aosta in una fermata dei bus Atm. Alla discesa non era presente nessun servizio di assistenza, nonostante fosse previsto.

 L'associazione Haccade! non intende dar seguito all'accaduto, la nostra posizione è quella di non procedere contro nessuno.

Non identifichiamo l'accaduto come atto discriminatorio nei confronti di persone disabili. 

I nostri ospiti si autorappresenteranno con il supporto delle loro famiglie se riterranno di farlo, relativamente al disagio che loro e gli altri passeggeri hanno subito, per loro restiamo a disposizione".

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