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Cronaca

Traffico illecito di pneumatici usati: partivano anche da Genova

Il bilancio è di un arresto, 23 persone indagate e due siti di stoccaggio chiusi

Partivano anche dal porto di Genova, secondo gli investigatori, i pneumatici usati diretti verso l'Africa e stoccati in due depositi friulani sequestrati dalla polizia stradale.

Il bilancio è di un arresto, 23 persone indagate e due siti di stoccaggio chiusi in Friuli. Secondo le risultanze investigative gli pneumatici che a tutti gli effetti sono rifiuti, sarebbero partiti con direzione Africa in container dai porti di Trieste, Genova e Gioia Tauro.

È questo lo scenario delineato dalla maxi indagine "Black tyres", operazione condotta dalla polizia stradale di Udine con l’ausilio della Polizia stradale di Gorizia e coordinata dalla Procura distrettuale di Trieste, partita nel 2019 da un'intuizione investigativa del personale Polstrada di Amaro che aveva notato un traffico intenso di furgoni contenenti pneumatici esausti.

Quando uno pneumatico non ha più le caratteristiche indispensabili per una prestazione sicura ed efficiente sul veicolo, neanche attraverso la ricostruzione, diventa “fuori uso” ovvero un rifiuto e deve essere raccolto per il recupero e riciclo in appositi impianti. La gomma di cui è costituito lo pneumatico è una miscela di polimeri di altissima qualità con eccezionali caratteristiche chimico-fisiche che restano inalterate anche nella gomma riciclata che se ne ottiene. Ma farlo presuppone costi e tecnologie non presenti nei paesi di destinazione del traffico illecito. Insomma, i prodotti sono stati portati all'estero per evitare la procedura di smaltimento articolata e costosa. Con l’operazione sono state indagate 23 persone per l’ipotesi di reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti ed una persona è stata arrestata.

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