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Cronaca Campi / Via Trenta Giugno 1960

Via 30 Giugno salva il ponente dal traffico, ma «servono semafori e attraversamenti»

L'attesa riapertura della strada porta una boccata d'ossigeno sopratutto alla Valpolcevera, ma resta qualche criticità: per i lavoratori del Bic raggiungere il palazzo è diventato pericoloso

Forse per la prima volta da mesi, la settimana nel ponente cittadino è iniziata in positivo per i tanti automobilisti che da tempo fanno i conti con la viabilità post crollo del Morandi.

Con la riapertura di via 30 Giugno a doppio senso di marcia, e dunque il ripristino di un collegamento fondamentale tra la Valpolcevera e il resto della città, il traffico nell’ora di punta (salvo fisiologici rallentamenti) risultava infatti scorrevole, complice anche il nuovo bypass che collega il casello autostradale di Aeroporto alla nuova via della Superba dedicato ai mezzi pesanti.

Un’attesissima boccata d’ossigeno per i residenti e i commercianti della Valpolcevera e in generale per il ponente genovese, la zona maggiormente messa alla prova dopo il crollo del Morandi, anche se restano ancora da apportare modifiche indispensabili per rendere definitiva ed efficace la nuova viabilità.

Tra le questioni in sospeso c’è in particolare quella dei lavoratori del Bic, l’incubatore di Campi, che sorge proprio a margine della zona rossa: con la chiusura di via Lorenzi per questioni di sicurezza (la strada passa proprio sotto al pilone superstite del Morandi), dal crollo del ponte i lavoratori sfruttavano proprio via 30 Giugno per raggiungere il palazzo, attraversandola piedi.

La riapertura a doppio senso li costringe adesso a sfidare il traffico e il passaggio di auto, furgoni e scooter in una strada priva di attraversamenti e semafori: «Il rischio di incidenti è concreto - conferma Michele Colnaghi, dipendente di una delle ditte che hanno sede nel Bic e consigliere del Municipio Centro Ovest - Abbiamo chiesto e ottenuto l’apertura di un varco all’interno del parcheggio Ikea riservato ai lavoratori, in modo da poter raggiungere il palazzo senza rischiare».

All’interno del Bic a oggi sono presenti circa una trentina di ditte, tra cui anche alcune aziende della zona rossa dislocate per ragioni di sicurezza. E le problematiche legate alla viabilità su via 30 Giugno riguardano anche varchi, uscite e segnaletica, tra cui anche i semafori: tra le richieste più urgenti c’è quella dei residenti di Certosa, che nonostante la riapertura non hanno ancora un collegamento diretto con la città e sono costretti ad arrivare sino a Bolzaneto per raggiungere il quartiere.

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